Valpolicella, i mosaici antichi sotto la villa romana

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I mosaici in Valpolicella

Hanno motivi a incastri blu e vermiglio: potrebbe trattarsi del lato meridionale di un ampio portico colonnato, un peristilio, forse aperto su un giardino interno

Sotto i vigneti di Valpolicella nel Comune di Negrar, in provincia di Verona, si nasconde un prezioso segreto. Si tratta dei mosaici, ben conservati, della pavimentazione di una villa romana del III secolo d.C., con motivi a incastri blu e vermiglio. Potrebbe trattarsi del lato meridionale di un ampio portico colonnato, un peristilio, forse aperto su un giardino interno. «Dopo innumerevoli decenni di tentativi falliti, finalmente è stata riportata alla luce parte della pavimentazione e delle fondamenta della villa romana ubicata a nord del capoluogo, scoperta dagli studiosi oltre un secolo fa», si legge in una nota del Comune di Negrar.

 «I tecnici della Soprintendenza di Verona, con un carotaggio mirato del suolo, stanno parzialmente scoprendo i resti del manufatto ancora presenti sotto alcuni metri di terra, con un obiettivo preciso: identificare l’esatta estensione e la esatta collocazione della antica costruzione».

È un altro pezzo che si aggiunge alle scoperte sul sito archeologico: la scoperta della villa romana risale infatti agli anni Venti del Novecento, mentre gli ultimi lavori di scavo risalgono all’estate del 2019, quando sono state scoperte diverse aree della struttura architettonica e della pavimentazione dell’antica villa.

Gli scavi sotto i vigneti di Negrar erano stati interrotti a causa del lockdown da Coronavirus e sono stati ripresi all’inizio di maggio. «Successivamente, la Soprintendenza si raccorderà con i proprietari dell’area e con il Comune per individuare le modalità più adeguate per rendere disponibile e visitabile questo tesoro archeologico nascosto da sempre sotto i nostri piedi», scrive ancora il Comune di Negrar nella sua nota. «Il risultato non arriverà a breve e occorreranno risorse rilevanti. Ma è importante, finalmente, tracciare la strada». La villa si trova su un terreno di proprietà privata, i cui proprietari hanno capito l’importanza dell’intervento e dimostrato la loro disponibilità alla realizzazione degli scavi sotto i vigneti. La Valpolicella non sarà più «solo» un’attrazione enologica e paesaggistica, ma anche un sito di interesse archeologico aperto al pubblico.