Lazio. Regione riapre i bandi per i nuovi Dg di Asl e Ospedali

Con una delibera la Regione ha deciso di riaprire la possibilità di presentare le candidature (il vecchio bando era scaduto il 19 dicembre 2019) per la nomina a Dg delle Asl Roma 2, Roma 3, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone (il Dg Lorusso si è dimesso ad aprile per andare a fare il capo segreteria tecnica di Speranza ndr.) e delle Aziende ospedaliere di Tor Vergata e Umberto I. Potranno partecipare anche coloro i quali rientrano nel nuovo elenco degli idonei del Ministero della Salute aggiornato ad aprile. LA DELIBERA

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- Si riaprono i termini per la presentazione delle candidature per le nomine a Direttori generali di alcune Asl e Aziende ospedaliere del Lazio. Lo ha deciso la Regione con una nuova delibera che dà la possibilità di presentare le candidature anche a coloro che sono entrati nel nuovo Albo nazionale degli idonei del Ministero della Salute che è stato aggiornato lo scorso 1 aprile.
 
L’avviso riguarda la nomina a Dg delle Asl Roma 2, Roma 3, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone (il Dg Lorusso si è dimesso ad aprile per andare a fare il capo segreteria tecnica di Speranza ndr.) e delle Aziende ospedaliere di Tor Vergata e Umberto I. Rispetto al vecchio bando si è aggiunta la Asl di Frosinone il cui Dg Stefano Lorusso si è dimesso lo scorso aprile per andare a ricoprire il ruolo di Capo segreteria tecnica del Ministro Speranza.
 
“Tutti i soggetti – si legge - che abbiano già presentato domanda entro i termini di scadenza dell'avviso approvato con DGR 837/2019, fatta salva la facoltà di integrazione e/o rettifica di dichiarazioni o documenti, non sono tenuti a presentare nuovamente domanda ai sensi del presente avviso, ma dovranno inviare una comunicazione, esclusivamente, nel caso in cui intendano manifestare il proprio interesse anche per l'azienda sanitaria locale di Frosinone secondo le modalità indicate nell'avviso”.

 
Una volta pervenute le candidature sarà una Commissione di esperti nominata dal presidente che valuterà i candidati anche con un colloquio e stilerà una rosa di nomi tra cui poi Zingaretti sceglierà a chi affidare gli incarichi.
 
L.F.



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