Telegram: chiusi altri 26 canali per pirateria di opere letterarie
by Salvatore CarrozziniContinua senza sosta la lotta alla pirateria che sfrutta Telegram per diffondere contenuti soggetti alla normativa sul diritto d'autore. Dopo i 114 canali chiusi all'inizio di maggio arriva la notizia di altri 26 canali eliminati perché consentivano il download di quello che viene definito dall'AGCOM un catalogo sterminato di edizioni digitali di opere letterarie complete messe a disposizione di una platea di oltre 350.000 utenti.
L'intervento del Garante è stato richiesto dall'Associazione Italiana Editori che, insieme a IPSOS, ha presentato lo scorso anno uno studio dal quale emerge che la popolare app di messaggistica è utilizzata dal 22% dei pirati per procurarsi contenuti editoriali. Il danno economico per il settore dell'editoria è stato stimato nell'ordine dei 528 milioni di euro.
L'AGCOM evidenzia le persistenti difficoltà ad intervenire per bloccare la pirateria su Telegram: i gestori dei canali sono anonimi e in caso di chiusura di un canale un sistema di rimandi ad altre sezioni consente di continuare a scaricare i contenuti illeciti. A questo si aggiungono i limitati poteri del Garante che non può intervenire in prima persona per cancellare selettivamente i contenuti illeciti; è inoltre impraticabile - perché eccessivo e sproporzionato - un provvedimento che disponga l'oscuramento dell'intera piattaforma - peraltro richiesto nelle settimane passate dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali).
Al di là della chiusura disposta nell'ambito di un procedimento giudiziario - si veda quello della procura di Bari - si arriva allo stop dei canali pirata di Telegram grazie all'intervento volontario degli stessi gestori della piattaforma; secondo quanto dichiarato dall'AGCOM, Telegram ha provveduto ad eliminare i 26 canali incriminati - cancellandoli del tutto o rimuovendone i contenuti - in meno di 24 ore dall'apertura del procedimento.