SpaceX: ecco tutti i motivi per cui il lancio di Demo-2 è stato rimandato
by Elena ToniMancavano soli 17 minuti all'orario previsto per il lancio di Demo-2 quando la prima, storica missione con equipaggio di SpaceX è stata rimandata a causa del maltempo. Il razzo Falcon 9 avrebbe dovuto librarsi in volo mercoledì 27 maggio alle 22:30 (ora italiana) e portare sulla ISS i due astronauti della NASA Bob Behnken e Doug Hurley, a bordo della capsula Crew Dragon.
Tuttavia, le cose non sono andate come previsto. Il problema, come anticipato, sono state le condizioni meteorologiche avverse: fin dalla mattina, dense nuvole temporalesche si sono raccolte nei cieli sopra la zona di Cape Canaveral, in Florida, dove era stata allestita la rampa di lancio.
I RISCHI DEL MALTEMPO
I rischi legati al cattivo tempo sono molteplici: innanzitutto, lanciare un razzo nel bel mezzo di un temporale può provocare un fulmine. La circostanza si era verificata nel 1969, quando due saette avevano colpito il razzo della missione Apollo 12 diretto sulla Luna in una giornata nuvolosa; gli astronauti ne uscirono indenni, ma l'evento mise fuori uso i sensori di diverse strumentazioni di bordo, e portò la NASA ad applicare criteri più stringenti relativi alle condizioni meteorologiche durante il decollo.
Altre due variabili legate al meteo sono la velocità del vento e le condizioni del mare: se il primo è troppo intenso può arrivare a rendere difficoltose le manovre di lancio, mentre un mare molto mosso renderebbe difficile recuperare la capsula con l'equipaggio nell'ipotesi di un ammaraggio d'emergenza, mettendo in pericolo la vita degli astronauti. Perciò, la partenza della missione è stata rimandata alla prossima finestra di lancio utile.
UNA FINESTRA DI LANCIO ISTANTANEA
Qualcuno forse si sarà chiesto perché sia necessario aspettare così tanto per una seconda chance, o se non sarebbe stato possibile attendere qualche minuto in attesa che il cielo si rischiarasse. Il fatto è che la finestra di lancio di Demo-2 è brevissima: dura circa un secondo, poiché deve intercettare con precisione la Stazione Spaziale Internazionale che si sposta molto rapidamente lungo la propria orbita, compatibilmente con il traffico "spaziale" già previsto nei pressi.
Perché il lancio sia un successo, è necessario che la ISS si trovi nella posizione migliore possibile in relazione al luogo del decollo. Inoltre, il margine di manovra è ulteriormente vincolato dalle condizioni del propellente, che deve restare sotto una certa soglia di temperatura per garantire determinate prestazioni al razzo; un'attesa più lunga del dovuto quindi ne cambierebbe inevitabilmente la performance.
Questa tecnica di rifornimento, chiamata load-and-go, prevede che il carburante sia caricato nei serbatoi appena prima del decollo, quando gli astronauti si trovano già a bordo della Crew Dragon, ed è stata adottata da SpaceX nonostante qualche riserva da parte della NASA in relazione alla sicurezza dell'equipaggio.
GLI ASTRONAUTI
Ed è proprio per questo motivo che Bob Behnken e Doug Hurley si trovavano a bordo della capsula già da diverse ore, con ampio anticipo rispetto all'orario di partenza previsto. Nonostante l'adrenalina di arrivare a pochi minuti dal lancio per poi vederselo rimandare, i due astronauti l'hanno presa bene, ringraziando il team per il lavoro svolto.
Al momento della decisione, Behnken e Hurley erano sulla Crew Dragon da circa due ore e mezza, ma i preparativi per il lancio erano iniziati ben prima: i due avevano pranzato circa cinque ore prima della partenza, per poi indossare le tute disegnate apposta per la missione; durante la vestizione, hanno ricevuto la visita di Elon Musk e dell'amministratore della NASA Jim Bridenstine.
Poi l'uscita dall'edificio, il saluto alle rispettive famiglie e il trasferimento verso la rampa di lancio a bordo delle Tesla Model X bianche; infine, la salita sulla torre accanto al razzo e gli ultimi controlli prima di sistemarsi a bordo della capsula e iniziare a prepararsi al decollo.
LE PROSSIME CHANCE
Un rituale che probabilmente si ripeterà in occasione delle prossime finestre di lancio utili, che sono state individuate sabato 30 maggio alle 21:22 (ora italiana) e domenica 31 maggio alle 21 (ora italiana).
Anche in questo caso però, le previsioni non promettono benissimo: in quei giorni la tempesta tropicale Bertha, che ha imperversato finora sulla Florida, dovrebbe essersi dissolta lasciando tuttavia dietro di sé delle nuvole residue che potrebbero interferire con le finestre di lancio previste per il finesettimana.
Secondo i dati pubblicati ieri dall'U.S. Air Force's 45th Space Wing, la probabilità che le condizioni meteorologiche siano di nuovo proibitive è del 60%, sia per sabato sia per domenica. Tuttavia, non è detta l'ultima parola: le previsioni per mercoledì 27 maggio, inizialmente pessime, erano poi leggermente migliorate. Per ora, pare che l'ultima finestra di lancio annunciata sia il 1 giugno; poi si vedrà.