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Covid-19 e salute degli occhi, ecco come proteggersi in estate

Dall’uso delle visiere agli occhiali da sole, dai sintomi a cui fare attenzione all’importanza di recuperare i controlli o le terapie perse durante il lockdown

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Sarà necessario andare al mare con la visiera sugli occhi per proteggersi dal contagio da coronavirus? È meglio abbandonare le lenti a contatto quest’estate? Dobbiamo sospettare l’infezione appena gli occhi si arrossano? A queste e altre domande rispondono gli oculisti della Società Oftalmologica Italiana (www.sedesoi.com) durante il congresso nazionale virtuale, sottolineando però innanzitutto una raccomandazione: chi ha saltato controlli oculistici o interventi programmati durante il lockdown deve ricontattare il proprio medico, perché in alcuni casi aver perso le visite può aver compromesso la vista.

Dopo il lockdown

«Durante il confinamento a casa stimiamo che si siano saltati circa 250mila interventi chirurgici e oltre 3,5 milioni di visite oculistiche, inoltre è sceso del 90 per cento l’accesso in pronto soccorso per distacchi di retina — riferisce Matteo Piovella, presidente SOI —. In alcuni casi il danno è diretto, per esempio in chi ha avuto un distacco retinico e non è stato curato o nei pazienti che non si sono sottoposti a iniezioni intravitreali per una patologia oculare e per questo possono aver avuto un peggioramento della vista; lo stesso vale per chi avrebbe dovuto rimodulare le terapie, mentre in altri casi l’assenza di controlli può aver posticipato il riscontro di problemi. Tantissimi sono stati anche gli interventi rimandati: la maggior parte delle operazioni oculistiche non è in urgenza, ma per la salute degli occhi è opportuno che i pazienti tornino dal medico appena possibile, con la massima fiducia. Nei centri oculistici sono messe in atto tutte le procedure necessarie per evitare i contagi e la SOI ha appena emanato le linee guida per la gestione degli accessi, dalle domande di selezione prima dell’arrivo in studio per verificare se ci sia un rischio di positività alle precauzioni durante le visite, dall’abolizione dei tempi di attesa alla sanificazione delle apparecchiature fra un paziente e il successivo».

In estate

Sì, quindi, alla ripresa degli usuali controlli ma anche a una maggiore attenzione alla salute oculare: quest’estate dovremo convivere con il virus ancora in circolazione e gli occhi sono un target del virus, che può manifestarsi anche con la congiuntivite, oltre che una porta d’ingresso per il contagio. Significa che dovremo andare in spiaggia con le visiere? «Le mascherine sono il principale presidio di protezione, utili a evitare il contatto con le goccioline che sono il maggior veicolo del virus — risponde Piovella —. Ciò che più conta in realtà è non toccarsi gli occhi con mani che potrebbero essere venute a contatto col virus: sì quindi agli occhiali da sole, per proteggere gli occhi anche dai raggi in spiaggia, e sì agli occhiali da vista. Che in questo periodo vanno preferiti alle lenti a contatto, se riescono a correggere adeguatamente il difetto visivo: le lenti vengono inevitabilmente manipolate e chi volesse comunque portarle, quindi, deve fare attenzione a lavare le mani molto bene e scegliere le lenti monouso. Inoltre, attenzione a toccare le lenti a contatto o gli occhi con mani pulite con gel igienizzanti a base di alcol, sono prodotti molto irritanti». La congiuntivite è uno dei sintomi del Covid-19 in una piccola percentuale di pazienti, come distinguerla da una congiuntivite di altra natura? «Le congiuntiviti batteriche sono quasi sempre a carico di entrambi gli occhi e provocano la caratteristica secrezione appiccicosa che al mattino quasi impedisce di aprire gli occhi, quelle allergiche sono bilaterali, fanno lacrimare e in genere sono ricorrenti — spiega Piovella —. Le congiuntiviti virali invece possono essere a un solo occhio e di solito c’è scarsa lacrimazione; è difficile però distinguere se si tratti di SARS-CoV-2 o di un altro virus, per cui in caso di congiuntivite è bene farsi visitare appena possibile per capirne il motivo».