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Maturità 2020, la protesta dei privatisti: «Perché noi dobbiamo fare l’esame a settembre?»

Per 17mila studenti solo l’esame preliminare sarà a luglio. Augussori (Lega): «Esame di Stato e test per le università rischiano di sovrapporsi». «Disparità interni-esterni ufficialmente sancita dal Governo»

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Aumenta lo scontento sul fronte scuola: si sentono discriminati i 17mila maturandi privatisti o che frequentano scuole parentali per i quali il governo ha previsto un calendario ad hoc: faranno l’esame di Stato (che quest’anno consiste in un colloquio) nella sessione straordinaria di settembre, tradizionalmente riservata a studenti che per malattia o per grave documentato motivo, non hanno potuto sostenere l’esame nelle date canoniche. Sessione straordinaria che, di solito, cade nella seconda settimana del mese. A partire dal 10 di luglio sosterranno invece, in presenza, gli «esami preliminari» che normalmente si svolgono tra la metà di maggio e l’inizio di giugno. Bocciato l’emendamento al decreto Scuola presentato dalle opposizioni, che chiedeva di concludere l’intera procedura entro il 31 luglio. Tutti gli altri maturandi sosterranno l’esame in presenza a partire dal 17 giugno. «Si tratta con tutta evidenza di provvedimenti discriminatori», sostengono gli interessati. Preoccupati che le nuove date creino problemi per l’iscrizioni alle Università, i cui test, spesso, si svolgono tra fine agosto e inizio settembre.

Ai test «con riserva»

E’ passato invece l’emendamento al Dl Scuola che consente ai privatisti di partecipare «con riserva del conseguimento del diploma» sia ai test per l’accesso ai corsi di laurea sia ai concorsi pubblici per i quali detto titolo di studio è richiesto come requisito di partecipazione. «Abbiamo approvato un emendamento a loro tutela per avere accesso sia all’università che ai concorsi pubblici con riserva e quindi affinché lo slittamento a settembre non gli provochi alcun danno rispetto al futuro. Ma l’esame preliminare di verifica va fatto in presenza dunque è stato necessario prevedere due fasi», spiega il viceministro dell’Istruzione, Anna Ascani.

Tempi diversi

Sulla decisione di seguire una tempistica diversa si era espressa la ministra Azzolina: «Una scelta dettata - aveva detto - dalla necessità della commissione di dover procedere con tutti gli elementi utili ai fini di una corretta valutazione finalizzata all’ammissione per il conseguimento del titolo. Sarebbe stato oggettivamente povero di elementi valutativi, nonché discriminante nei confronti degli interni, valutati di continuo nel corso del triennio considerato, un esame preliminare basato esclusivamente su prove condotte per via telematica, ancor di più se pensiamo alle prove da condurre in laboratorio richieste esplicitamente dal titolo in via di conseguimento».

«Discriminati»

Il Senatore della Lega, Luigi Augussori, parla di «diritti calpestati», di «migliaia di ragazzi lasciati nell’incertezza». «La differenze di trattamento erano iniziate dalle modalità di svolgimento delle prove, in presenza per i privatisti e a distanza per gli interni, poi equiparate dopo le nostre proteste. Ora la disparità tra interni ed esterni è sancita sulle date d’esame». Il fatto che venga concesso agli studenti esterni di iscriversi all’università prima di aver fatto la maturità, non è un vantaggio ma una complicazione, secondo l’esponente leghista: «Nel mese di agosto, migliaia di studenti, che in gran parte sono anche lavoratori, dovranno preparare insieme il test per l’ammissione all’università - che per la maggior parte degli atenei sarà nella prima settimana di settembre - e l’esame di Stato».

«Entro i primi di agosto»

«I privatisti non avrebbero nessuna difficoltà a dare gli esami nei tempi tradizionali, mentre questo rinvio a settembre rischia fortemente di compromettere il loro accesso all’università: le date dei test di ingresso delle varie Facoltà finiranno per accavallarsi con le date della loro maturità», dice Augussori. La richiesta delle opposizioni è che l’ordinanza che fisserà la sessione straordinaria dell’esame tenga conto di queste difficoltà e anticipi la scadenza «in modo da concludere tutto entro l’inizio di agosto».