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Negramaro e One Republic: «Better Days - Giorni migliori è una canzone di speranza nata in lockdown»

Esce venerdì 29 la versione della canzone della band americana con la voce di Giuliano Sangiorgi: «Tutto nato sui social»

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Ci saranno giorni migliori. Da dire (e cantare) senza tono piagnone. Come hanno fatto insieme OneRepublic e Negramaro. Durante il lockdown la band californiana ha pubblicato un ballad, «Better Days», che si immagina un futuro migliore nel testo e nei cori che spingono all’ottimismo. «Un brano positivo e di speranza, il mondo non ha bisogno di musica triste adesso», racconta Ryan Tedder, leader del gruppo. Domani esce la versione feat Negramaro. Una collaborazione nata via social. «I social che ci preoccupavano per lo spazio che avevano preso rispetto all’incontro fisico sono diventati carne e ossa nel momento del distanziamento. Però spero che presto tornino a essere solo uno strumento e che ci presto ci stringeremo di nuova la mano», dice Giuliano. «Passo sempre di meno dalle case discografiche e mi sento direttamente con gli altri artisti via Instagram. Così ho fatto anche con Kygo, Lewis Capaldi e Sam Smith», spiega Ryan.

Fra i due è andata così. Un servizio sull’emergenza coronavirus in Italia alcuni media americani mostra anche le immagini di Giuliano che canta dal balcone. Tedder rilancia la notizia, Sangiorgi ringrazia e in privato invita il collega a fare qualcosa insieme su Instagram. In risposta si sente proporre il duetto che prende forma a distanza. «Erano immagini commuoventi — ricorda Tedder —. Sono molto legato all’Italia: ho un cugino che vive vicino ad Aviano, a 18 anni ho fatto un viaggio fra Firenze, Roma, Milano e Venezia, ho passato la mia luna di miele sul lago di Como, è anche “Human” di cui abbiamo posticipato l’uscita, è nato per gran parte da voi l’estate scorsa. Quello che è successo con i balconi ha rappresentato bene il vostro modo di essere e di intendere la solidarietà. Non ti immagini che una cosa del genere possa accadere in Giappone, no?». La voce dei Negramaro torna a quella sera di marzo. «Durante il lockdown ho sentito la solitudine anche se ero in famiglia. Su quel balcone ci sono andato in lacrime, ho fatto Pino Daniele e Modugno, ma non ero io artista a concedermi agli altri, ma Giuliano che aveva bisogno della gente».

Una quarantena all’insegna della salute per entrambi. «Ho perso 11 chili — spiega Giuliano —: una dieta consigliata da Marco Materazzi (ex campione dell’Inter ndr). Amo cucinare. In queste settimane per mia figlia Stella ho fatto per la prima volta la pizza. È venuta così bene che l’ho condivisa con tutto il palazzo visto che io non potevo approfittarne». Per Tedder è stata l’occasione per fare esercizio. «Mi sono allenato ogni giorno: non avevo scuse. Così mi sono concesso qualche bicchiere di vino in più».

Gli OneRepublic avrebbero dovuto suonare in Italia un paio di giorni prima del primo decreto di chiusura e chissà che ne sarà delle date di ottobre a Padova e Milano. «Compagnie aeree, hotel, teatri e musica live sono i settori più colpiti. e lo rimarranno a lungo. Nell’attesa sto creando una serie di documentari con artisti che suonano da posti in lockdown e si raccontano in profondità». I Negramaro sognano di tornare presto negli stadi: «Stavamo lavorando al nuovo disco prima dello stop. Mi ha preso una strana paura. In quel tempo sospeso non riuscivo più a sognare. Avevamo in mano una bomba di disco e non vedevo più le canzoni. Appena è tornata la possibilità di muoversi abbiamo ripreso a registrare. La mia vocalità è esplosa: è un mezzo per trovare il contatto che ci è mancato. Non voglio nemmeno pensare a concerti alternativi nei drive in o in streaming: questa è una parentesi e tornerà la normalità».