Covid-19: dì all’app come intendi comportarti e lei calcola qual è il tuo rischio di infezione

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Finora le soluzioni tecnologiche messe in campo per cercare di tenere sotto controllo la diffusione di Sars-Cov-2 si basano sul concetto del tracciamento digitale dei contatti (digital contact tracing). Tutte: dall’app Immuni scelta dal Governo italiano a quelle di Singapore, Cina, Germania, Francia, Regno Unito, Australia, tra le altre. E se invece fosse possibile evitare il contagio da Covid in via preventiva e non a posteriori, quando ormai si è diffuso? È la domanda alla base del progetto «CovX», messo a punto da un gruppo misto di esperti (epidemiologi, virologi, ingegneri, matematici, fisici, statistici, clinici, avvocati) provenienti da diverse istituzioni: università - Milano Bicocca e Politecnico di Milano -, laboratori di ricerca internazionali, fino aziende hi-tech. Si tratta di un sistema che ribalta l’approccio del «digital contact tracing» a favore dell’ «adaptive social distancing», grazie al quale il distanziamento sociale, indispensabile per limitare i contagi in assenza di cure e vaccino, viene adattato alla situazione del momento. In questo modo, il gruppo promotore di CovX ritiene che l’indice di riproduzione del virus possa essere mantenuto ad un valore inferiore a uno (Rt<1), garantendo così lo «spegnimento» dell’epidemia.

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