Coronavirus, la conferma di Science: le mascherine riducono la trasmissione aerea del virus
Le particelle infettive possono accumularsi a lungo in ambienti chiusi dove possono essere inalate in profondità nei polmoni. Fondamentale anche la ventilazione
by Cristina MarroneLe mascherine correttamente indossate forniscono una barriera fisica essenziale, riducendo il numero di particelle virali nel respiro di individui asintomatici che sono stati infettati dal nuovo coronavirus. È quanto sottolineano in un articolo su ScienceKimberly Prather e i colleghi della University of California San Diego. Ormai è noto: Sars-CoV-2, il nuovo coronavirus, può essere diffuso da persone asintomatiche. Una realtà che sottolinea l’importanza di testare regolarmente e diffusamente la popolazione, di indossare mascherine e di praticare il distanziamento fisico. «Gran parte della diffusione del coronavirus sembra avvenire attraverso la trasmissione aerea di aerosol prodotti da individui asintomatici mentre si respira e si parla . Gli aerosol possono accumularsi, rimanere con la loro carica infettiva nell’aria in spazi chiusi per ore ed essere facilmente inalati in profondità nei polmoni» scrivono gli autori. Affinché la società possa ripartire - suggeriscono gli scienziati - devono essere implementate misure per ridurre la trasmissione di aerosol, incluso portare tutti la mascherina, e test a tappeto per identificare e isolare individui asintomatici infetti. Una altro recente studio ha concluso che le mascherine riducono il contagio di oltre il 50%.
I ritardi dell’Oms
Molti paesi non hanno ancora riconosciuto la trasmissione aerea come possibile via per Sars-CoV-2. Inoltre le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sul distanziamento sociale e il lavaggio delle mani per ridurre la diffusione virale si basano su studi sulle goccioline respiratorie condotti negli anni Trenta quando non esisteva la tecnologia per la rilevazione delle particelle diffuse via aerosol. Più recentemente, le misurazioni mostrano che tosse intensa e starnuti che diffondono le goccioline di saliva più grandi possono creare migliaia di particelle aerosol che possono viaggiare ancora di più lontano. Un recente lavoro ha stimato che un singolo minuto di conversazione ad alta voce può generare tra le 1.000 e le 100.000 particelle aerosol contenenti virioni o particelle di virus sospese nell’aria.Un altro lavoro appena pubblicato su Lancet conferma che la trasmissione di Sars-CoV2 avviene anche da piccole goccioline di aerosol in spazi scarsamente ventilati per questo la ventilazione, e non solo le mascherine, è considerata cruciale. «Dopo una lunga fase di negazione da parte dell’OMS e delle autorità competenti, questi lavori scientifici confermano finalmente da una parte la trasmissione aerea del virus SARS-CoV-2 negli ambienti chiusi, dall’altra anche la modalità per ridurre il conseguente contagio. Infatti l’attuazione in via prioritaria di scelte ingegneristiche come una adeguata ventilazione accompagnata da un corretto uso dei dispositivi di protezione individuale rende possibile ridurre il rischio anche negli ambienti chiusi» commenta Giorgio Buonanno professore di Fisica tecnica all’Università di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane, in Australia.
Come si muovono le goccioline
Gli autori del lavoro su Science scrivono che ancora si sa poco su come si muovono le goccioline respiratorie infettive nell’aria ma portano l’esempio del fumo di sigaretta: la distanza da cui sento l’odore della sigaretta di un fumatore indica la distanza da cui posso inalare aerosol infettivi. E in una stanza chiusa con individui asintomatici le concentrazioni di aerosol infettivi possono aumentare nel tempo. La probabilità di contrarre l’infezione al chiuso dipenderà dalla quantità totale di Sars-CoV 2 inalato. La dose minima di Sars-CoV-2 che porta all’infezione non è nota, secondo quanto scrivono gli autori, ma la trasmissione nell’aria attraverso gli aerosol è stata documentata per altri virus respiratori tra cui morbillo, SARS e varicella.
L’uso delle mascherine
I paesi che sono stati più efficaci nel limitare la diffusione di Covid-19 hanno implementato l’uso universale delle mascherine, fanno notare in conclusione gli esperti . È particolarmente importante, quindi - sottolineano - indossare questi dispositivi in luoghi dove si possono accumulare alte concentrazioni di virus, come strutture sanitarie, aeroplani, ristoranti e altri luoghi affollati con ventilazione ridotta.