Ripresa in Spagna, si potrà giocare anche lunedì e venerdì. Ma è guerra fredda tra Liga e RFEF
by Pietro AndrigoIl Presidente della corte Mercantil nº 2 di Madrid, chiamato a sentenziare sulla disputa tra Lega e Federcalcio spagnola relativa alla possibilità di far giocare partite anche di lunedì e venerdì, ha dato ragione a quest'ultima, consigliando alle parti di negoziare “in buona fede”. La sentenza emessa oggi, afferma che la Liga "è un’associazione privata che deve obbligatoriamente muoversi all’interno della struttura della RFEF". In parole povere, Tebas non può decidere senza l'approvazione di Rubiales e non può programmare di sua iniziativa il calendario, prevedendo partite in giorni diversi da sabato e domenica.
La reazione della Federazione - Grande soddisfazione, ovviamente, per la RFEF, che in un comunicato ha dichiarato: "Siamo soddisfatti per la sentenza che respinge le richieste delle Lega e dichiara che la disputa delle partite di venerdì e lunedì richieda la nostra approvazione. Vogliamo però mostrare buon senso, facilitando la fine regolare della stagione e mantenendo il clima di armonia con la Lega. Pertanto offriamo alla Lega la possibilità di far giocare le partite anche in quei giorni, dalla ripresa del campionato fino alla fine, senza chiedere nulla in cambio per questo mese e mezzo".
Risposta della Lega calcio - "Rispettiamo la decisione del tribunale, ma la sentenza ci trova in disaccordo e annunciamo l'intenzione di ricorrere in appello. LaLiga ha una grande importanza per il Paese: è un'industria che fattura l'1,37% del PIL e genera 185.000 posti di lavoro, oltre a garantire 4 miliardi di tasse allo Stato. Decisioni di questo tipo mettono a repentaglio il settore, che è rilevante per la società".