Trump e i Social, ai ferri corti in vista delle presidenziali 2020
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Gli eccentrici sodalizi prima o poi finiscono. Trump contro Twitter. Il presidente Usa minaccia di chiudere le reti sociali "perché silenziano i conservatori". E soprattutto, dopo essersi visto marcare da Twitter come "privo di fonti" o addiritura "fuorviante" un post sugli eventuali brogli elettorali che potrebbero essere commessi se passasse la proposta di alcuni democratici di votare per posta come misura di protezione anti-covid.
Trump non apprezza la ramanzina digitale e tuona : "Twitter reprime la libertà d’espressione e io, come presidente, non permetterò che questo accada".
Vasto dibattito, potrà il presidente imbrigliare i social per decreto? Difficile risposta, dato che è il primo braccio di ferro esplicito tra un’amministrazione presidenziale e i social.
E poi, proprio con Twitter, accusato fino a qualche tempo fa dall’opinione pubblica liberal di essere il veicolo favorito da Trump per lanciare i suoi messaggi.
Forse proprio per questo, la piattaforma di San Francisco ha preferito chiarire i propri rapporto con la Casa Bianca.
E nulla meglio della pandemia gli offre l'occasione di emendarsi di fronte ai democratici. Sottile infatto la spiegazione fornita da _Twitter Inc:
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"A causa del coronavirus, vogliamo creare una cultura della fiducia, delal sicurezza e del rispetto".
Si sa, nulla sarà più come prima. Sarà forse vero?