Droni e IA per liberare l'Afghanistan dalle mine sovietiche "Butterfly"
by Newsbot16I ricercatori della Binghamton University di New York stanno lavorando ad un nuovo metodo per disinfestare l’Afghanistan dalle mine di epoca sovietica PFM-1 “Butterfly”.
Il problema delle mine anti-uomo PFM-1 “Butterfly” è che sono piuttosto compatte, a questo si aggiunge il fatto che sono largamente composte di materiali plastici, il che rende l’identificazione attraverso i normali metal detector impossibile.
Si stima che durante l’occupazione degli anni 80 i sovietici depositarono più di 1 milione di mine di questo tipo. In italiano sono note come mine “Pappagallo verde”, e in genere venivano disseminate sul terreno per via aerea — ad esempio lanciandole dagli elicotteri. Le PFM-1 sono congegnate per non esplodere con l’impatto, ma una volta a terra perdono la loro sicura diventando una trappola letale.
La strategia elaborata dai ricercatori di Binghamton prevede l’utilizzo di droni equipaggiati con telecamere infrared e una rete neurale convoluzionale per automatizzare il processo di analisi delle immagini registrate.
I ricercatori hanno già testato la loro tecnologia su un database di immagini già validate manualmente, ottenendo risultati convincenti.
L’utilizzo sul campo potrebbe finalmente velocizzare il processo di bonifica dell’Afghanistan che, a distanza di quasi 40 anni, ancora oggi ogni anno registra decine di feriti e morti per colpa degli ordigni d’epoca sovietica — soprattutto trai bambini, motivo per cui le PFM-1 hanno acquisito la sinistra fama di “toy mine”, le mine giocattolo.
- Researchers use drones and AI to detect Soviet ‘butterfly’ landmines (thenextweb.com)