Giovanni Baggi a Box18: “Aviobike? Una bella avventura”
Pilota e Team Principal Aviobike, Giovanni Baggi racconta a Box18 passato, presente e futuro della sua squadra impegnata nel FIM EWC.
by Alessio PianaL’ultimo episodio di Box18, il video magazine tri-settimanale di Corsedimoto.com in diretta sulla pagina Facebook ufficiale, ha ospitato Giovanni Baggi, pilota e team principal di Aviobike, squadra impegnata nel Mondiale Endurance FIM EWC. Tra un tour guidato all’interno dell’officina di Massalengo, Baggi ha parlato della situazione della sua squadra e dei piani futuri sempre nelle competizioni motociclistiche di durata.
EMERGENZA COVID-19
“E’ stato un periodo difficile, tre mesi molto complicati. Noi siamo stati coinvolti in prima linea, considerando che la nostra base operativa è situata a Massalengo, Provincia di Lodi. Adesso piano piano le cose stanno migliorando, per quanto questo prolungato periodo ha comportato diverse conseguenze, in primis sotto l’aspetto prettamente economico: per il nostro team, per le nostre attività imprenditoriali nel settore della ristorazione. Da questa emergenza siamo usciti un po’ tutti con le ossa rotte.”
FUTURO NELL’ENDURANCE
“Noi eravamo partiti ad inizio 2020 con grande fiducia alla luce delle buone performance espresse tra il Bol d’Or e Sepang. Stavamo allestendo le moto nuove, tutto era definito nel dettaglio per la 24 ore di Le Mans ed eravamo gasatissimi! Purtroppo è arrivato questo uragano a ciel sereno che ci ha colpito sia a livello economico, sia a livello logistico. Sono esposto su più fronti e sono abituato a gestire le cose nel miglior modo possibile, pertanto sin dal primo giorno di lockdown ho fermato l’attività. Ho detto “stop!”, “standby!”, “vediamo l’evoluzione degli eventi”. Prontamente ho inviato la disdetta di partecipazione del nostro team alla 24 ore di Le Mans proprio per cercare di tenere in piedi la mia azienda. Come fa un buon imprenditore, bisogna sapere gestire le risorse della propria realtà. Trascorsi questi 3 mesi, finalmente qualcosa comincia a muoversi e c’è qualche presupposto per ripensare alle gare. Va detto che due 24 ore nell’arco di tre settimane (Le Mans ad agosto, Bol d’Or a settembre, ndr) sono difficili da gestire per un team. Lo sarebbe in una situazione normale, lo è ancor di più in questo periodo. Da parte mia spero tutto si risolva e tutto torni come prima, che i nostri sponsor riprendano a lavorare come prima così da poterci sostenere in questo nostro fantastico progetto nel Mondiale Endurance.”
AVIOBIKE
“Ero in vacanza a Curasao nell’inverno del 2015 e, insieme a mio fratello, stavamo discutendo di costituire una società che gestisse le nostre due attività sportive e passioni di famiglia. Da una parte quella del volo, dall’altra quella per il motociclismo. Scrutando il cielo, vedevo passavano degli aerei e ho pensato: “Aerei e moto insieme? La società la chiamo Aviobike!”. Mio fratello era d’accordo e così è nata questa avventura. Nel motociclismo inizialmente a livello nazionale e, dal Bol d’Or 2017, il nostro programma ci ha portati a correre a tempo pieno nel Mondiale Endurance.”
FIM EWC
“Nel 2014 e 2015 partecipavo al CIV Superbike ed ero l’unico pilota Suzuki dello schieramento. Ho così conosciuto Moreno Codeluppi, titolare del No Limits Motor Team, da lì si è concretizzata l’opportunità di correre nel Mondiale Endurance. Non ci ho pensato due volte e così ho debuttato al Bol d’Or 2015, ma senza prender parte alla 24 ore: per un contatto nelle prove mi sono infortunato e, sfortunatamente, ho dovuto rinunciare alla corsa. Ho poi disputato la 24 ore di Le Mans 2016 ed è stata una grande emozione. Mi sono appassionato all’Endurance e nel luglio 2017, parlando con i fratelli Napoli che erano stati miei compagni di equipaggio, abbiamo ipotizzato l’idea di correre al Bol d’Or 45 giorni più tardi. Sembrava un’impresa impossibile, ma ce l’avevamo fatta! Con Aviobike in poco più di 1 mese, partendo da zero, ci siamo schierati al via del Bol d’Or, concludendo al sesto posto di classe Superstock. Della prima stagione nel FIM EWC ricordo con piacere che abbiamo portato a termine tutte le gare, non facile in una specialità così complessa come l’Endurance. La stagione 2019/2020 era iniziata bene, ci siamo ritrovati tra i protagonisti e addirittura in testa al Bol d’Or nella classe Superstock, ma una serie di episodi sfortunati non ci hanno permesso di ottenere quel risultato che poteva essere alla nostra portata.”
PILOTA E TEAM MANAGER
“Affrontare il Mondiale Endurance da pilota e team manager allo stesso tempo? Posso assicurare che è davvero impegnativo! Alle volte ti viene da pensare “Ma chi me lo ha fatto fare?”. Lavoro tutto il giorno e, nel tempo libero, devo occuparmi di tutti gli aspetti inerenti il team lato sportivo, logistico ed organizzativo. Un impegno gravoso, ma è talmente tanta la soddisfazione quando la squadra ottiene dei risultati che dimentico queste fatiche. Il merito è delle persone che mi circondano, da tutti i ragazzi dello staff AvioBike ai piloti stessi, Andrea Boscoscuro e Niccolò Rosso. Mi sono circondato di persone appassionate che rendono possibile questa fantastica avventura.”
ENDURANCE IN ITALIA
“Sono dell’idea che qui in Italia abbiamo tanti impianti che possono ospitare una gara del Mondiale Endurance. Basterebbe un po’ di lavoro tra la Federazione ed il promoter per organizzare un evento che sia all’altezza di questo campionato. Cosa ci manca? Forse la mentalità del pubblico è un po’ diversa rispetto a quella degli altri paesi, Francia in primis. Resto convinto che, se non proprio al primo anno, nel giro di poco tempo l’Endurance possa affermarsi anche qui da noi. Una gara del FIM EWC in Italia ci starebbe alla grande!”
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