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Il meteo costringe a rimandare il lancio della Dragon
Condizioni sfavorevoli hanno portato al rinvio a sabato 30 maggio della missione Demo-2 della SpaceX
by Federico AlbanoIl conto alla rovescia era già arrivato a T-17 minuti, ma il dubbio sulla fattibilità del lancio c’era già dal pomeriggio. L’ultimo report meteorologico però ha tolto ogni perplessità. Lancio rimandato, condizioni meteo troppo sfavorevoli per rischiare. Bisognerà quindi attendere sabato prossimo (tempo permettendo) per la missione Demo2 che deve portare gli astronauti americani in orbita verso la Stazione Spaziale Internazionale. La nuova finestra di lancio infatti si aprirà Sabato prossimo alle 21.22 ora italiana (15.22 ora locale a Cape Canaveral).
Cos’è una “finestra di lancio” e perché per la ISS è “istantanea”
Quando si lancia un veicolo nello spazio bisogna tenere in conto il movimento di tutti i corpi in gioco, per cui ovviamente la Terra con la sua rotazione ed eventuali obiettivi orbitali. La correzione dei parametri orbitali una volta in orbita è sempre una manovra estremamente dispendiosa in termini di carburante, ma il cambio di piano orbitale è praticamente proibitivo. Sono concessi solo pochi centesimi di grado di correzione una volta in orbita prima di esaurire tutto il combustibile.
Cercando di spiegare in maniera il più semplice possibile possiamo immaginare che la ISS orbiti attorno alla Terra su di un piano fisso, mentre la Terra ruota sotto di essa. Il lancio del veicolo deve quindi avvenire esattamente quando il piano orbitale della Stazione Spaziale passa per il punto di lancio, in questo caso Cape Canaveral. Per il Falcon9 e la Dragon erano concessi una decina di minuti in più in quanto il Falcon poteva comunque correggere leggermente il piano orbitale nella fase di ascesa, ma il meteo non lasciava presagire assolutamente cambi radicali in quei soli 10 minuti, per cui la scelta di abbandonare le operazioni, svuotare il vettore del combustibile e ripreparare tutto per sabato sera.
La scala quasi globale di queste operazioni
Un ultimo aspetto interessante di queste operazioni è che non solo a Cape Canaveral il meteo deve essere favorevole. Il piano di volo prevede infatti due procedure di rientro di emergenza della capsula in caso di avaria del razzo vettore.
Questi due punti di atterraggio sono pianificati uno nel nord dell’atlantico davanti alle coste della Nuova Scozia ed una a sud dell’Irlanda. Per quanto ci appaiano distanti queste zone, alle velocità semi orbitali richiederebbero circa 20-30 minuti per essere coperte, e questo ci dà l’idea di quanto un’operazione di lancio umano assuma facilmente una scala quasi globale.
Tutto rimandato a sabato sera quindi, sperando in un meteo favorevole che consenta al Falcon 9 e al suo equipaggio di decollare in sicurezza.