Trump vuole zittire i cinguettii – dopo che twitter ha bollato due post di donald trump come...
TRUMP VUOLE ZITTIRE I CINGUETTII – DOPO CHE TWITTER HA BOLLATO DUE POST DI TRUMP COME "POTENZIALMENTE FUORVIANTI", IL PUZZONE PASSA AL CONTRATTACCO E MINACCIA DI FAR CHIUDERE IL SOCIAL: “I REPUBBLICANI SENTONO CHE LE PIATTAFORME DEI SOCIAL METTONO COMPLETAMENTE A TACERE LE VOCI DEI CONSERVATORI. FAREMO DEI REGOLAMENTI OPPURE LI CHIUDEREMO PERCHÉ NON POSSIAMO PERMETTERE CHE QUESTO ACCADA…”
Katia Riccardi per "www.repubblica.it"
È guerra tra Twitter e il presidente americano. Il social network, che per la prima volta ha definito i tweet di Donald Trump "potenzialmente fuorvianti", come risposta ha ottenuto la minaccia presidenziale di una chiusura.
"I repubblicani - scrive oggi il presidente - sentono che le piattaforme dei social media mettono completamente a tacere le voci dei conservatori. Faremo dei regolamenti oppure li chiuderemo perché non possiamo permettere che questo accada. Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, e non gli è riuscito nel 2016. Non possiamo permettere che ciò accada di nuovo, in maniera più sofisticata. Proprio come non possiamo permettere che elezioni via posta diventino un metodo radicato nel Paese".
Martedì Twitter aveva messo in evidenza due dei tweet di Trump che affermavano, erroneamente, come le votazioni per posta avrebbero portato a una diffusa frode degli elettori. La società, che aveva già annunciato l'introduzione di messaggi per combattere disinformazione e fake news, ha fatto apparire subito sotto i post una scritta a caratteri blu (bold e con punto esclamativo): "Scopri i fatti relativi alle votazioni per corrispondenza!".
Il collegamento portava a una pagina di verifica dei fatti curata creata dalla piattaforma, piena di ulteriori collegamenti e riassunti di articoli di notizie che smascheravano l'affermazione. Nonostante Twitter non abbia risposto alle domande su chi avesse assemblato la pagina di verifica dei fatti o se fosse stata generata algoritmicamente, non era mai successo nella storia. Soprattutto non era mai successo a Trump, il presidente twitter addicted.
Per anni, la società di San Francisco ha affrontato critiche sui post di Trump attraverso la piattaforma che ha usato a suo piacimento. Ma Twitter ha ripetutamente affermato che i messaggi del presidente non violavano i propri termini di servizio. Ora non più. Quest'ultima mossa è decisamente finalizzata a fornire un "contesto" attorno alle osservazioni di Trump. Ma è probabile che la decisione sollevi ulteriori domande sulla volontà di applicare l'etichetta anche ad altri tweet di Trump che sono stati ritenuti fuorvianti da terze parti.
"Questi tweet contengono informazioni potenzialmente fuorvianti sui processi di voto e sono stati etichettati per fornire un contesto aggiuntivo riguardo alle votazioni per posta elettronica", ha detto il portavoce di Twitter Katie Rosborough a Cnn Business in una e-mail. "Questa decisione è in linea con l'approccio che abbiamo condiviso all'inizio di questo mese" e questo segna anche i primi casi in cui la piattaforma ha etichettato un tweet di Trump come potenzialmente fuorviante.
Lo stesso giorno della lettera però sono stati "etichettati" i due tweet del presidente sulle elezioni via mail. Twitter ha stabilito che tali affermazioni sono prive di fondamento e potrebbero portare alla confusione degli elettori, quindi "meritavano una correzione". Il presidente senza tweet rischia di non poter più essere virale.