Coronavirus, controlli burla? Londra, Roma: nessuno si accorge del Covid

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Coronavirus e controlli col buco. Aveva il coronavirus e nessuno se ne è accorto. È passata per tre dicesi tre aeroporti. Londra, Roma, Palermo. Ma come li fanno i controlli?

Giornali, agenzie, siti esaltano il grande impegno dello Stato italiano. Un aereo militare ha portato da Pavia a Palermo due sacche di plasma autoimmune. Al costo per il contribuente di alcune decine di migliaia di euro.

Sono le contraddizioni di questa nostra era basata sulle emozioni e sull’ipocrisia. Che il coronavirus ha dilatato e accentuato. Volo di Stato per la bangladesha in gravidanza. Negato il tampone per il coronavirus al medico con la febbre alta. Che infatti poi muore.

In fondo è un bello spot per il Governo. Nella stessa giornata il primo ministro Conte ha trovato anche il tempo di ricevere Sandra Milo, incatenata davanti a Palazzo Chigi.

Farebbe meglio a ordinare un’inchiesta sui buchi nella catena dei controlli. L’eroico Di Maio dovrebbe magari chiamare o far chiamare Londra per cercare di capire come funziona da quelle parti.

Fanno i severi, fanno i feroci, gli inglesi. Ma sono tigri di carta. Il teorico del lockdown, l’intoccabile Dominic Cummings, fa centinaia di chilometri in macchina con moglie e figli per fare una gita. E lo fa sotto il naso delle volpi di Scotland Yard.

E la nostra signora, residente a Palermo, originaria del Bangladesh, di ritorno da Londra, in stato di gravidanza, sale su un aereo, si presume Alitalia, a Heathrow. Poi fa scalo a Roma, forse cambia aereo. atterra sana e salva a Palermo. Qui scoprono che è tanto grave da muovere un aereo militare per il plasma. 

Giornali e siti farebbero meglio a chiedersi come sia potuto accadere. La gente in Sicilia è in allarme. Anche nel resto d’Italia, ci si domanda: come ha fatto a partire e arrivare a Roma e poi a Palermo senza che non la scoprissero? Ma che controlli fate?

Multate i fidanzati che si baciano e vi lasciate scivolare sotto il naso una donna incinta e molto malata. Ora tutti i passeggeri che hanno viaggiato con la donna sono stati avvisati dall’Alitalia e sottoposti a tampone.

Ma i conti tornano?