Igor il Russo condannato all’ergastolo/ Sentenza Appello, pg “un feroce carnefice!”

Igor il Russo condannato all’ergastolo anche in Appello: killer serbo “feroce carnefice” secondo il pg. La durissima requisitoria

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E’ giunta nel pomeriggio di oggi la sentenza di condanna in Appello a carico di Norbert Feher, meglio noto come Igor il Russo. La Corte d’Assise di Appello di Bologna, dopo una camera di consiglio di circa un’ora e mezzo, ha confermato la condanna all’ergastolo a carico del killer serbo, già condannato al massimo della pena il 25 marzo dello scorso anno. A carico di Igor il Russo gli omicidi di Davide Fabbri, il barista di Riccardina di Budrio e di Valerio Verri, la guardia ecologica, uccisi rispettivamente l’1 e l’8 aprile del 2017 durante la sua fuga tra le province di Bologna e Ferrara. A suo carico anche l’accusa di tentato omicidio del poliziotto provinciale Marco Ravaglia. Ad intervenire in aula è stato il pg Valter Giovannini che a nome della procura generale aveva avanzato la richiesta di condanna all’ergastolo poi accolta dai giudici dell’Appello. Al momento Feher è detenuto nel carcere di La Coruna, in Spagna, accusato di tre omicidi e questa volta ha rinunciato ad essere presente in video durante l’ultima udienza del secondo grado ritenendo non fondamentale la sua presenza.

IGOR IL RUSSO ALL’ERGASTOLO: CONDANNA CONFERMATA IN APPELLO

Il pg Giovannini, nel corso della sua requisitoria nell’ambito del processo di secondo grado a carico di Igor il Russo, ha usato parole durissime, come riporta Repubblica.it: “Dalle aule di giustizia spagnole ci sono giunte delle immagini che lo vedono con una mimica facciale tra il sorriso e il ghigno. Compiaciuto di essere al centro di tanto interesse mediatico. Abbiamo visto ghignanti sorrisi sparire al cospetto del tunnel carcerario scomparire dal volto di tanti analoghi feroci assassini. Fatalmente accadrà anche per costui che mai ha speso mezza parola per quanto fatto e di rispetto per le persone incolpevoli verso le quali si è auto promosso feroce carnefice”, ha tuonato. Fondamentale, secondo l’accusa, anche il giudizio sul comportamento del killer serbo dopo i delitti commessi in Italia. Dopo la fuga in Spagna, infatti, ha collezionato una rapina e altri tre omicidi a scapito di due agenti della Guardia Civil e un allevatore. Quindi il pg ha mostrato anche le foto del processo spagnolo durante il quale Feher sorride e mostra il segno di vittoria. In aula oggi era presenti Ravaglia, gravemente ferito e che riuscì a salvarsi fingendosi morto. Assenti i familiari delle due vittime, Fabbri e Verri.