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📷 Controlli di sicurezza sanitaria a Roma durante la pandemia di coronavirus maggio 2020 Foto Ansa

Coronavirus, il bollettino di oggi: 117 morti e 584 nuovi casi di contagio

Nuovi casi, decessi e terapie intensive: la situazione epidemiologica in Italia nei dati della Protezione Civile aggiornati oggi mercoledì 27 maggio 2020

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L'epidemia di coronavirus in Italia: alle 18:00 il bollettino della Protezione Civile di oggi mercoledì 27 maggio 2020. Da giorni si assiste ad un appiattimento della curva epidemiologica e molti reparti di terapia intesiva dedicati ai pazienti covid hanno potuto chiudere. La scorsa settimana sono stati registrati 632 casi in media al giorno rispetto agli 849 al giorno delle settimana precedente. I prossimi giorni saranno particolarmente importanti in virtù della scelta che competerà al governo il prossimo 29 maggio, ovvero la riapertura (o meno) dei confini regionali

Coronavirus, il bollettino di oggi mercoledì 27 maggio 2020

Leggero aumento dei nuovi casi, ma la maggior parte dei nuovi contagi è registrato da Regione Lombardia (+384) che rispetto a una settimana fa registra un aumento dei casi a fronte di una minore gravità della condizione dei pazienti. Nessun nuovo caso di coronavirus nelle Marche, in Umbria, in Valle d'Aosta e in Basilicata e a Bolzano. Ben 18 le regioni che fanno registrare un numero inferiore a 15 positivi.

Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 231.139, con un incremento rispetto a ieri di 584 nuovi casi. Di questi 384 si registrano in Lombardia pari al 65% del totale. Il numero totale di attualmente positivi è di 50.966, con una decrescita di 1.976 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi, 505 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 16 pazienti rispetto a ieri. 7.729 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 188 pazienti rispetto a ieri. 42.732 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Coronavirus, i dati regione per regione

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 24.037 in Lombardia, 6.464 in Piemonte, 3.998 in Emilia-Romagna, 2.287 in Veneto, 1.460 in Toscana, 1.269 in Liguria, 3.488 nel Lazio, 1.450 nelle Marche, 1.146 in Campania, 1.513 in Puglia, 477 nella Provincia autonoma di Trento, 1.318 in Sicilia, 356 in Friuli Venezia Giulia, 866 in Abruzzo, 171 nella Provincia autonoma di Bolzano, 32 in Umbria, 215 in Sardegna, 27 in Valle d’Aosta, 190 in Calabria, 166 in Molise e 36 in Basilicata.

Coronavirus, ripartizione per province 27 maggio

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In Lombardia si registrano 384 nuovi positivi di cui ben 168 da test sierologici realizzati a Bergamo. Si registra a un progressivo svuotamento dei posti letto in terapia intensiva, causa anche del decesso di alcuni degenti. Anche oggi si registrano purtroppo ben 58 decessi.

In Piemonte, 73 nuovi casi di contagio, il governatore Alberto Cirio, sta per emettere, in vista del lungo ponte del 2 giugno, un'ordinanza che prevede l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, nei centri abitati e in tutte le aree commerciali. Nessun obbligo di utilizzarla se si fa attività sportiva e motoria. "Laddove l'assembramento rischia di diventare inevitabile è opportuno intervenire con l'utilizzo della mascherina".

In Emilia Romagna sono 16 i nuovi casi di positività al nuovo coronavirus. Registrati purtroppo 7 decessi, 5 uomini e 2 donne. I pazienti covid in regione scendono sotto quota 4000. Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.461, -112 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 78 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 459 (-34). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 19.546 (+157)

In Veneto si contano 16 morti per coronavirus, otto i nuovi positivi. Il contagio è al di sotto dell'uno per mille: le persone ancora in isolamento sono 2.445, 63 in meno rispetto a ieri, mentre i ricoverati sono scesi a 439, e solo 36 sono in terapia intensiva , di cui 9 pazienti Covid; i pazienti guariti e dimessi sono saliti a 33.188 (+16), mentre i decessi in totale sono 1.895, 16 in più da ieri.

In Toscana si contano 12 nuovi casi, 68 guarigioni e 6 decessi: 4 uomini e 2 donne, con un'età media di 79,5 anni. Gli attualmente positivi sono oggi 1.460, -4,1% rispetto a ieri. Nel dettaglio sono 3.456 i casi complessivi registrati a Firenze (4 in più rispetto a ieri), 564 a Prato (2 in più), 673 a Pistoia, 1.045 a Massa Carrara (1 in più), 1.361 a Lucca (1 in più), 890 a Pisa (2 in più), 554 a Livorno (1 in più), 676 ad Arezzo, 438 a Siena, 425 a Grosseto (1 in più). Sono 6 in più, quindi, i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 5 nella Nord Ovest, 1 nella Sud est.

Nel Lazio sono 11 i nuovi casi di positività, di cui 5 registrati a Roma città. È il dato più basso da inizio emergenza. Purtroppo si registrano anche 8 decessi mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 3.483 totali.

In Friuli Venezia Giulia le persone attualmente positive al coronavirus sono 412, 18 in meno rispetto alla giornata di ieri. Quattro i nuovi casi di positività. In terapia intensiva rimane un solo paziente, quelli ricoverati in altri reparti risultano essere 51, mentre si registrano 2 nuovi decessi (331 in totale).

In Campania si registra un decesso legato al coronavirus e 5 nuovi casi. Mentre salgono a 3.221 i guariti (+43 rispetto a lunedì 25 maggio), di cui 3.090 (+52) totalmente guariti e 131 (-9) clinicamente guariti. Questo il riparto per provincia dei 4.773 casi di coronavirus registrati in Campania dall'inizio dell'emergenza: in provincia di Napoli 2.597 (+2), di cui 986 (+2) a Napoli città e 1.611 nel resto della provincia; in provincia di Salerno 682 (+1); in provincia di Avellino 543 (nessun nuovo caso); in provincia di Caserta 456 (+2); in provincia di Benevento 204 (nessun nuovo caso).

Dalla Sicilia 5 nuovi casi, boom di guariti e un solo decesso ma arriva una notizia che gela un po' le attese. Un nuovo caso di contagio è stato infatti registrato a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Ad annunciarlo è il sindaco Salvatore Quinci, proprio nel giorno in cui il Trapanese era stato indicato dal sito del Sole 24 Ore come prima provincia italiana in cui era finita la pandemia. Si tratta di una persona asintomatica, posto in isolamento per quarantena nel proprio domicilio. "Il virus resta incontrollabile - avverte il sindaco - e pertanto bisogna mettere in campo tutte le precauzioni necessarie usando, tra l'altro, sempre la mascherina tutte le volte in cui non può essere garantito il mantenimento delle distanze di sicurezza. Attualmente, la persona risultata positiva sta osservando il periodo di quarantena presso la propria abitazione ed è in buone condizioni di salute".

Un caso di positività, riguardante una persona di Potenza, è stato rilevato ieri in Basilicata su un totale di 537 tamponi. Immutato il numero dei casi attualmente positivi, sono 34. Restano 27 le persone decedute e 336 i guariti. I ricoverati negli ospedali di Potenza e di Matera scendono a 7 (-1) e nessuno è in terapia intensiva. I lucani in isolamento domiciliare sono 27 (+1) a cui si aggiungono altri sei isolamenti domiciliari di cui due residenti in Basilicata, con tampone positivo effettuato in altra regione, e quattro residenti in Piemonte (1) o in Lombardia (3). Il Comune più colpito è stato Matera con 76 casi in tutto di contagio mentre quello con il maggior numero di vittime è stato Potenza con nove decessi. In tutto dall'inizio dell'emergenza in Basilicata i casi registrati sono stati 398 e sono stati analizzati 27.734 tamponi. Il tasso di letalità è del 6,8%, inferiore sia rispetto alla media del Sud Italia (9%) sia a quella nazionale (14,3%).

Nessun nuovo positivio nelle ultime 24 ore in Valle d'Aosta. Lo comunica il bollettino quotidiano della Regione precisando che i guariti ad oggi sono 972 (+3), mentre i casi positivi attuali sono 66 di cui 17 in ospedale, uno in terapia intensiva e 48 in isolamento domiciliare. I casi testati da inizio epidemia sono 11.322 di cui 1.181 positivi.

Coronavirus, le ultime notizie

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Quanto all'atteso calo della contagiosità virale in occasione dell'estate fa ben sperare uno studio delle Università Bicocca di Milano, Roma Tre e Chieti-Pescara che ha messo in correlazione coronavirus e condizioni climatiche. Secondo i risultati preliminari il virus sembra temere un clima molto asciutto e forte soleggiamento. In presenza di queste due condizioni "il virus sembra diffondersi meno", spiega all'AdnKronos Massimiliano Fazzini, climatologo dell'Università di Camerino e coordinatore del gruppo di esperti sul ''Rischio Climatico'' della Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea).

"Quando il clima è caratterizzato da un'umidità relativa bassa e c'è forte soleggiamento, il virus sembrerebbe diffondersi meno, anche se non di molto ma bisogna tenere presente che abbiamo preso in esame il periodo che va fino al 30 aprile, quando le temperature hanno raggiunto un massimo di 25,5 gradi". Non è escluso, secondo lo studio, che possa ulteriormente scemare oltre i 27 gradi.

L'analisi condotta nel bimestre 20 febbraio-20 aprile ha preso in considerazione tamponi, temperature minime e massime, umidità relativa media, direzione e velocità del vento medio, radiazione solare, variabili alle quali sono state aggiunte quelle morfologiche (quota, distanza dall'asse del fiume Po e distanza dai rilievi prealpini prospicenti la pianura padana), è emerso che solamente il parametro radiazione solare è relazionato inversamente con la variabile epidemiologica, con una percentuale di variabilità spiegata però comunque bassa, circa il 26%.