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Francesco Borgheresi

Omicidio all'Auchan: il militare diventato assassino, non avrà mai fatto una visita psicologica?

Francesco Borgheresi ha un passato pesante, che non può non aver lasciato traccia in lui. E per arruolarsi nell’Esercito serve un test psico attitudinale

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“Quando, anni fa, ho saputo che Francesco Borgheresi era un militare, mi sono chiesto come avrà potuto passare i test psico attitudinali che vengono eseguiti su chiunque presenti domanda per entrare nell’Esercito italiano. Ed è una domanda che ancor di più mi faccio oggi, alla luce di quando è accaduto”.

Una domanda legittima, quella che si pone - e che pone alle istituzioni - Giovanni Marchese, l’avvocato dell’Associazione vittime del Forteto, della quale faceva parte anche Francesco Borgheresi, il militare di stanza a Firenze - residente a Pinerolo fino al 2018 - che venerdì 22 maggio ha ucciso con quattro colpi di pistola la sua compagna, Mihaela Apostolides, originaria della Romania ma che da diciassette anni viveva tra Saluzzo e Cuneo.

“Fermo restando che si è macchiato di uno dei crimini peggiori che ci possa essere - prosegue l’avvocato Marchese - su questo disgraziato che ha ucciso quella povera donna, non bisogna avere opinioni, basta leggere la sentenza di condanna per maltrattamenti e violenza anche su minori su chi ha creato e gestito quella setta, come viene definita dai giudici stessi, dove è nato e cresciuto Francesco Borgheresi.

Allontanato dalla madre ha subìto ogni sorta di maltrattamento, ha testimoniato contro questo sistema, anche contro la madre che in tutta la sua vita non lo ha mai abbracciato neppure una volta. Anni di soprusi e sofferenze che non posso credere non fossero evidenti durante un esame psicologico.

Per questo mi chiedo come abbia fatto ad entrare nell’Esercito a soli 19 anni e a restarci fino a quel maledetto venerdì pomeriggio. Certo parliamo di venti anni fa, quando Francesco ma le ferite del suo animo erano talmente evidenti che il fatto che sia stato arruolato senza che nessuno si accorgesse di quel trauma che si portava dentro mi sembra davvero assurdo”

“Per quello che è successo, oltre alle responsabilità di Francesco, non posso non pensare che anche lo Stato abbia le sue responsabilità per la morte della giovane Mihaela”, prosegue l’avvocato Marchese che fin dalle prime ore dopo l’omicidio dell’Auchan, ha inviato alla segreteria del pubblico ministero che si occupa delle indagini, il dottor Alberto Braghin, una breve nota su Borgheresi. 

“Al di là della inconfutabile colpevolezza di Borgheresi - ha concluso l’avvocato - ho ritenuto opportuno mandare al magistrato di Cuneo, il link dal quale scaricarsi, se lo riterrà opportuno, le 940 pagine della sentenza di condanna dell’ideatore del Forteto a 15 anni e 10 mesi per maltrattamenti e violenze anche su minori. Credo che nel giudicare Francesco, non si possa non tener conto anche di questo“.