Anche i cani hanno le turbe adolescenziali – lo studio di tre universit
ANCHE I CANI HANNO LE TURBE ADOLESCENZIALI – LO STUDIO DI TRE UNIVERSITÀ BRITANNICHE: ANCHE I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE VANNO IN CRISI QUANDO SI TROVANO A DOVER SUPERARE IL PASSAGGIO DALL’INFANZIA ALL’ETÀ ADULTA, E CAMBIANO CARATTERE – DURANTE L’ADOLESCENZA È PIÙ PROBABILE CHE IGNORINO I COMANDI E ALL’ETÀ DI OTTO MESI, PROPRIO DURANTE LA PUBERTÀ, SONO…
1 – LO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI NOTTINGHAM SULL’ADOLESCENZA DEI CANI
https://www.nottingham.ac.uk/news/teenage-dogs
2 – RIBELLI E DISUBBIDIENTI, ORA ANCHE I CANI VIVONO L'ADOLESCENZA
Daniela Uva per “il Giornale”
Testardi, disobbedienti, umorali e decisamente poco inclini a rispettare le regole. In apparenza questo potrebbe essere l' identikit seppure molto generalizzato dei ragazzi adolescenti. Croce e delizia dei loro genitori, messi a dura prova durante i complicati anni della pubertà. Eppure questa volta la fotografia non ritrae giovani esseri umani. Ma i nostri amici a quattro zampe.
Perché anche loro vanno in crisi quando si trovano a dover superare il passaggio dall' infanzia all' età adulta. Cambiando completamente carattere. A dimostrarlo è un recente studio condotto dai ricercatori delle università di Nottingham, Newcastle ed Edimburgo in Gran Bretagna - e pubblicato sulla rivista scientifica Biology Letters. I ricercatori hanno osservato il comportamento dei cani durante la loro «adolescenza», per capire se questo momento così particolare per gli umani possa portare cambiamenti significativi anche nella loro indole.
Così hanno scoperto che questi animali hanno maggiori probabilità di ignorare i comandi impartiti dal loro padroni e sono più difficili da addestrare all' età di otto mesi, proprio durante la loro pubertà. Un comportamento più pronunciato negli esemplari che hanno un attaccamento meno sicuro al loro proprietario. Che può creare molti problemi.
«Quando attraversano questa fase così complicata, molti cani vengono abbandonati o mandati in adozione a causa della mancanza di obbedienza conferma Naomi Harvey della school of Veterinary medicine and science all' università di Nottingham -. Ma se i proprietari riescono a mostrare pazienza e amore, il loro animale torna presto come prima. Proprio come avviene con gli adolescenti più turbolenti, che poi si realizzano come adulti». Per arrivare a questa conclusione il team ha esaminato un gruppo di 69 cani, per studiare il loro comportamento da teenager.
Gli scienziati hanno monitorato in particolare l' obbedienza di labrador, golden retriever e incroci fra le due razze all' età di cinque mesi - prima dell' adolescenza - e otto mesi, durante l' adolescenza. Nel corso della pubertà i cuccioli impiegavano più tempo a rispondere al comando «seduto», ma solo quando a parlare era il loro padrone. «Molti sospettavano da tempo che la pubertà influisse sul comportamento dei cani, ma non erano mai stati condotti studi scientifici a riguardo.
Ora abbiamo qualche informazione in più e soprattutto le prove che si tratti di una fase passeggera» prosegue la ricercatrice, aggiungendo che una punizione potrebbe peggiorare qualunque comportamento problematico. «La pubertà è un momento delicato, i cani non sono più i teneri cucciolotti e hanno bisogno di attenzioni diverse va avanti Lucy Asher dell' Università di Newcastle -. Se i proprietari credono di non essere in grado di tenerli o addestrarli, possono decidere di abbandonarli o portarli nei canili».
La conferma di questa teoria è arrivata quando il team ha preso in esame un gruppo più ampio: 285 fra labrador, golden retriever, pastori tedeschi e incroci. I proprietari e un istruttore hanno compilato un questionario che esaminava le reazioni dei cani. Dal quale ancora una volta è emerso come durante la pubertà tutti gli amici a quattro zampe si dimostrassero meno inclini a rispettare i comandi imposti dai loro proprietari.
Proprio come avrebbero fatto gli esseri umani fra i 14 e i 16 anni nei confronti dei propri genitori. Una circostanza, questa, che ha fatto capire al team britannico come l' adolescenza sia una fase comune. E altrettanto complessa. «I nostri risultati indicano che esistono dei punti in comune fra noi e i nostri amici a quattro zampe a livello biologico e comportamentale, nonostante percorsi evolutivi differenti concludono i ricercatori -. Questo significa che abbiamo molte più cose in comune con i nostri animali di quanto si ritenesse in precedenza».