Bonafede: "In riforma Csm merito per incarichi e no logiche correntizie"
La bozza è "un testo provvisorio che, tuttavia, poco prima dell'emergenza coronavirus aveva trovato una intesa di massima tra le forze di maggioranza" ha spiegato il ministro della giustizia
''La magistratura del nostro Paese è stata investita, da un anno a questa parte, da un vero e proprio terremoto. Una pagina dolorosa che ha fatto emergere dinamiche, nell'assegnazione di ruoli e incarichi, che possiamo definire inaccettabili''. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, rispondendo al Question Time alla Camera.
Sulla riforma del Csm - prosegue Bonafede - "auspico la convergenza con le forze politiche di opposizione". La bozza - che non può più attendere - è "un testo provvisorio che, tuttavia, poco prima dell'emergenza coronavirus aveva trovato una intesa di massima tra le forze di maggioranza" e si fonda su tre pilastri: introduzione di oggettivi criteri meritocratici nell'assegnazione degli incarichi, blocco definitivo delle porte girevoli tra giustizia e politica (chi scegli di entrare in politica deve essere consapevole che non potrà tornare a fare il magistrato), stop alle dinamiche correntizie".
"E' importante sottolineare che non si tratta di un impianto normativo nato sull'onda emotiva del momento buio che stiamo vivendo e che non si tratta affatto di norme punitive contro la magistratura. Al contrario, nella consapevolezza dell'altissimo livello professionale dei magistrati italiani e dello spirito di servizio con il quale affrontano in prima linea una fondamentale e delicatissima funzione, occorre tutelare proprio la stragrande maggioranza di loro, che non merita di essere trascinata, come sta avvenendo, nelle squallide paludi delle polemiche - sottolinea ancora Bonafede - Sono quei magistrati che meritano e pretendono di operare in un contesto normativo e strutturale che deve assicurarne l'autonomia e l'indipendenza, garantendo trasparenza in ogni aspetto che attiene alla loro vita professionale". Un vertice tra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e la maggioranza si apprende che si terrà nel pomeriggio a via Arenula.