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Italo e Frecciarossa a Reggio Calabria. La Uil: “Ora servono più aliscafi con la Sicilia”

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Sicilia sempre più sola verso la periferia dell’impero. La Uil sottolinea il gap infrastrutturale: "Subito potenziare i mezzi veloci sullo Stretto per garantire le coincidenze coi nuovi treni Alta Velocità»

“L’incremento dell’offerta verso il sud è di per sé una buona notizia, ma la velocità a cui si continuerà a viaggiare da Salerno in giù resta ben lontana dai 300 km orari della “vera” alta velocità”.

Così la Uil Trasporti sull’arrivo a Reggio Calabria di Italo e Frecciarossa. “Non si pensi solo all’ennesimo rilancio dell’idea ponte sullo Stretto come panacea di tutti i mali – dichiara Michele Barresi, segretario di Uiltrasporti Messina – perché la storia ci ha insegnato che così facendo la Sicilia è rimasta fanalino di coda dell’Italia ferroviaria. Occorre innanzitutto rilanciare da  subito gli investimenti per una reale velocizzazione della rete ferroviaria tra Messina e Palermo, la dorsale più importante dell’isola, che oggi si percorre ad una media inferiore ai 100 Km orari. Evitiamo di restare ancora agganciati solo al dibattito sul Ponte perché mentre nel resto d’Italia, meridione compreso, aumenta l’offerta ferroviaria, in Sicilia arrivano solo 5 coppie di treni quasi tutti limitati a Roma. Da subito pertanto, occorre pretendere l’incremento del numero dei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza ed il potenziamento del servizio marittimo Blu Jet di collegamento veloce sullo Stretto per garantire le coincidenze con i nuovi treni Italo e Freccia Rossa che arrivano dal nord e fermano a Villa San Giovanni”.