Presidente circolo sardi Milano: capisco Sala, Solinas ci ripensi

"Dispiaciuti per polemica, da Sardegna molti si fanno curare qui"

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Milano, 27 mag. (askanews) – Il presidente del centro sociale culturale sardo di Milano, Giovanni Cervo, ha accolto “con dispiacere” il botta e risposta di oggi tra il sindaco di Milano e il presidente della Regione Sardegna sulla richiesta di un test di negatività al Coronavirus per sbarcare sull’isola e si schiera con il primo. “Capisco Giuseppe Sala che probabilmente ha tastato il polso del malcontento, mentre Christian Solinas non so su quali basi ritenga di essere nel giusto” ha detto rispondendo dalla sede in zona Bovisa dell’associazione che rappresenta idealmente i circa 6.000 sardi nativi residenti in città, più altrettanti dell’area metropolitana.

“Siamo un po’ preoccupati anche noi che facciamo anche un lavoro di biglietteria turistica, soprattutto per i milanesi, e la sensazione è che ci sia molto scontento per la posizione delle autorità regionali sarde. Quella di Solinas non mi sembra tra l’altro una risposta confecente a un presidente che deve collaborare con altre Regioni. Non dimentichiamo che nel corso dell’anno la Lombardia si presta ad accogliere molti ricoverati che scelgono di farsi curare qui. Questo rapporto c’è, lo so perché molti mi telefonano per trovare magari un posto per i parenti, e si potevano smorzare i toni” ha osservato ancora Cervo.

La richiesta del presidente, che nei giorni scorsi ha sottoscritto una richiesta di chiarimenti inviata a Solinas dalla Federazione delle associazioni sarde in Italia, è quella di rinunciare ai test. “Noi abbiamo tantissimi sardi che hanno ancora casa in Sardegna e vogliono rientrare per l’estate. Se dovessero sottomettersi a questa imposizione avrebbero grandi difficoltà, senza contare che la prima ipotesi di Solinas, quella di un passaporto di immunità, è impossibile da ottenere. Spero che allarghi la sua veduta, sia meno restrittivo, mi meraviglio che nonostante tutti gli esperti gli dicano che improponibile sia da un punto di vista politico sia sanitario non abbia ancora rivisto la sua posizione. Penso però che venerdì lo farà”.

Il presidente del circolo dei sardi di Milano ha ricordato infine i “moltissimi interessi economici” che tanti milanesi hanno in Sardegna, a partire da quelli della famiglia Moratti con la raffineria Saras nei pressi di Cagliari. “Anche se ci possono essere critiche per il tipo di attività, danno lavoro a moltissimi sardi e se abbiamo aperto le porte le porte ai milanesi a suo tempo non si vede perché non dovremmo farlo oggi con i turisti” ha concluso.