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Borsa su con Unicredit e Mediobanca

Bene anche CnhI e Atlantia. Crollano Diasorin e Nexi

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Il progetto economico della Commissione europea non entusiasma la Borsa di Milano, che in giornata con l'indice Ftse Mib sfiora il +2% ma alla fine si accontenta di un modesto +0,28% (a 17.910 punti) dopo essere passato per un po’ addirittura in negativo; l’All Share conclude le contrattazioni con un +0,29% a 19.603 punti. Il cambio euro/dollaro si fissa a 1,0991 (+0,14%).

In evidenza a Piazza Affari le azioni bancarie: Unicredit +4,68%, Mediobanca +4,04% e Intesa Sanpaolo +2,48%; nel resto del comparto finanziario cade Nexi (-7,84%) dopo la cessione di una quota del capitale pari all'8,8% da parte dei fondi azionisti di maggioranza.

Brillano alcuni dei principali titoli del comparto industriale: Cnh Industrial +3,76%, Pirelli +3,30% e  Fca +2,80% dopo il via libera di Intesa Sanpaolo al maxiprestito da 6,3 miliardi garantito dallo Stato. Ma sempre nell’industria arretrano pesantemente StMicroelectronics (-5,32%), Prysmian (-2,99%) e Leonardo (-2,49%). Fra le azioni legate in vario modo alla salute crolla Diasorin (-12,18%) passata in poche sedute da 210 a 173 euro, e arretrano anche Amplifon (-3,71%) e Recordati (-2,39%). Bene Atlantia (+3,68%), contrastata la moda, con vendite su Moncler (-1,32%) mentre sale Salvatore Ferragamo (+1,18%). Nel settore energia crescono le due big Enel (+1,07%) ed Eni (+2,13%).