Scuola, c'è l'intesa sul concorso precari. Azzolina sotto scorta
Prova scritta con quesiti a risposta aperta, ma non ci sono ancora le date
Dopo giorni di fibrillazione nella maggioranza c'è l'intesa sul 'concorsone' per i precari della scuola. L'emendamento di sintesi, su cui è stato trovato l'accordo in commissione Istruzione al Senato, prevede che la selezione del personale docente con tre annualità di servizio avverrà con prova scritta con quesiti a risposta aperta - niente crocette - a seguito della quale i docenti risultati idonei verranno inseriti in una graduatoria di merito, che terrà conto dei titoli culturali e di servizio. Date precise non ce ne sono: le prove si terranno dopo l'estate, con conseguente immissione in ruolo dei primi vincitori a decorrere dal 1 settembre 2021.
“Per il 2020/21, i docenti saranno pertanto assunti con contratto a tempo determinato sulla base delle graduatorie provinciali che verranno riaperte e contestualmente aggiornate a come da emendamento approvato ieri in commissione - spiega il M5S - Ai vincitori del concorso assunti a settembre 2021 sarà garantita la retrodatazione giuridica della nomina a settembre 2020. Parliamo di 32.000 insegnanti in totale che verranno regolarmente assunti a tempo indeterminato dopo una vera prova concorsuale idonea a garantirne il merito". Un'altra novità riguarda le elementari: dal prossimo anno scolastico la valutazione finale non sarà più espressa con i voti numerici ma con un giudizio, come accadeva in passato. Nel frattempo la ministra Lucia Azzolina finisce sotto scorta, dopo aver subito minacce e insulti anche sessisti. "È veramente una sconfitta per il nostro Paese constatare che si è arrivati a tanto, in un clima di tensione inaccettabile intorno all'argomento scuola", dice il M5s. "C'è un rischio esasperazione e tensione sociale che può sfociare nel Paese - osserva il ministro degli esteri, Luigi Di maio - Il mio è un appello a tutte le forze politiche: la gente non vuole polemiche, ma fatti".