Bonus 1000 euro: l'indennitĂ non spetta solo agli autonomi, ma occhio ai requisiti
Sono tre le categorie di lavoratori che hanno diritto all'incentivo "maggiorato": prima di fare domanda però è necessario verificare i requisiti
by RedazioneChi ha diritto al bonus di 1000 euro introdotto per far fronte all’emergenza Covid? Gli incentivi non saranno a pioggia, ma come si legge sul testo del decreto rilancio, ma bisognerà dimostrare il possesso di determinati requisiti. Iniziamo col dire che avranno diritto all’indennità solo tre categorie di lavoratori: partite Iva, stagionali del turismo e lavoratori co.co.co. Tuttavia nel decreto vengono specificati altri paletti:
Il bonus da 1000 euro per le Partite Iva
Il bonus di mille euro per il mese di maggio spetta ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, “che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019”. Insomma per ottenere il bonus bisogna dimostrare di aver perso un terzo degli introiti.
“Il soggetto – si legge nel decreto - deve presentare all’Inps la domanda nella quale autocertifica il possesso dei requisiti”.
Lavoratori co.co.co
Il bonus da 1000 euro spetta anche ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata e non titolari di pensione “che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del presente decreto”.
Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali
L’indennità spetta inoltre ai lavoratori stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Alla data di entrata in vigore del decreto, i beneficiari non devono essere titolari di pensione, né di Naspi. Il contributo non spetta a chi ha un rapporto di lavoro dipendente in essere alla data del 19 maggio. Il bonus è riconosciuto anche ai lavoratori in somministrazione, "impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali".
A chi spetta il bonus di 600 euro
Il bonus resta di 600 i lavoratori dello spettacolo e per i lavoratori che hanno avuto il bonus di marzo attraverso il Fondo per il reddito di ultima istanza. L’incentivo di 600 euro spetta inoltre anche ai dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo, “che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020” e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giorni nel medesimo periodo.
A ricevere il bonus saranno anche i lavoratori a domicilio titolari di P.Iva e iscritti alla gestione separata “con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività ” superiore a 5mila euro. I 600 euro andranno anche ai lavoratori “intermittenti” che hanno svolto almeno 30 giorni di lavoro nel 2019 e ai lavoratori senza partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che fra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali.
Il bonus da 500 euro
Un bonus da 500 euro ad aprile e maggio è riconosciuto inoltre ai lavoratori domestici con contratti di lavoro superiori alle 10 ore settimanali, ma non conviventi.