Bollettino 27 maggio Coronavirus, dati dell'Emilia Romagna. Calano ancora i decessi
Sono 7 i morti delle ultime 24 ore, 16 invece i nuovi contagi. Tamponi, arrivano nuove macchine: 10mila al giorno da giugno
by il Resto del CarlinoBologna, 27 maggio 2020 - Altri 16 casi di positività al Coronavirus, in diminuzione rispetto a ieri (erano 24), nessuno nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e nel territorio di Imola. E anche i decessi restano sotto la doppia cifra: oggi sono 7 (ieri erano 8), nessuno tra i residenti nelle province di Parma, Modena, Forlì-Cesena e Rimini. Questi i dati emersi dal bollettino di oggi, diffusi in una nota dalla Regione Emilia Romagna.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, nella nostra regione si sono registrati 27.627 casi di positività. Sedici, quindi, le nuove positività riscontrate nei 3.714 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 301.568. Le nuove guarigioni sono 157 (19.546 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.998 (-148).
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La mappa del contagio in Emilia Romagna
Questi i casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.469 a Piacenza (4 in più rispetto a ieri), 3.483 a Parma (+5), 4.934 a Reggio Emilia (+1), 3.900 a Modena (+1), 4.575 a Bologna (+2); 393 le positività registrate a Imola (nessun caso in più), 986 a Ferrara (nessuno in più). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.887 (+3 in più), di cui 1.023 a Ravenna (nessun caso in più), 942 a Forlì (nessun caso in più), 777 a Cesena (nessun caso in più), 2.145 a Rimini (+3).
I contagi del 27 maggio 2020
Si registrano 7 nuovi decessi: 5 uomini e 2 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.083. I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Reggio Emilia, 2 in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna. Nessun decesso tra i residenti nelle province di Parma, Modena, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.
Gli altri dati
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.461, -112 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 78 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 459 (-34).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 19.546 (+157): 1.181 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 18.365 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
"Da giugno 10mila tamponi al giorno"
“Dal lunedì 1° giugno in Emilia-Romagna avremo cinque nuovi macchinari: una volta messi tutti ‘in linea’, e cioè da metà mese, ci garantiranno un potenziale di 10.500 tamponi al giorno in caso di necessità. Attenzione ai termini, però: potenziale significa che non li facciamo a chiunque, a prescindere da protocolli medici ben precisi, ma con riferimento ai criteri dell’Istituto Superiore di Sanità”. Durante la videoconferenza di presentazione della campagna di comunicazione sulle “Nuove sane abitudini”, l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, si è soffermato sull’argomento “tamponi”.
“Parlare di criteri- sottolinea Donini- significa ad esempio che i tamponi vengono fatti ai sintomatici e ai paucisintomatici, ai loro familiari, a persone venute in contatto con positivi, a degenti delle Case residenze per anziani, le Cra, a pazienti in accesso e in dimissione dall’ospedale e nei luoghi in cui avessimo il sospetto che possano esserci anche piccoli focolai. E, naturalmente, a chi risulta positivo ai test degli anticorpi: attualmente, è questa la ‘categoria’ di positivi più consistente in Emilia-Romagna. Voglio ricordare - aggiunge l’assessore - che, oltre ai tamponi, stiamo effettuando anche circa 5000 test sierologici al giorno. In base a questa strategia stiamo svuotando reparti ospedalieri e terapie intensive, prendendo in carico precocemente i casi positivi, la gran parte dei quali non presenta sintomi”.
Tornando ai tamponi, “già oggi, con i mezzi a disposizione - spiega Donini - possiamo arrivare a circa 7mila al giorno; con quelli che arriveranno, potremmo arrivare dunque a 10mila nei prossimi giorni, come abbiamo sempre detto. L’obiettivo - conclude l’assessore - è arrivare almeno a 15mila potenziali tamponi al giorno in autunno, in modo da essere pronti, sperando naturalmente che non ce ne sia bisogno, a far fronte a un’eventuale recrudescenza del virus”.
Le macchine per i tamponi
Ad oggi il Sistema sanitario regionale ha implementato - Parma sta ultimando il montaggio dello strumento che sarà pienamente operativo da lunedì 1° giugno - i sistemi Panther (di Hologic) che hanno una potenzialità di gestire 700 tamponi ogni 20 ore. Ce ne sono due a Pievesestina (Cesena, Ausl Romagna), uno a Bologna (Sant’Orsola) e uno a Parma (Azienda ospedaliero-universitaria), per circa 2800 tamponi sulle 24 ore. Una quantità che si va ad aggiungere ai 6500 tamponi che oggi ci sono già come potenzialità globale della rete.
Sempre a proposito di disponibilità globale per tutti e 3 i centri, ma in termini di reagenti (sempre Hologic), è di 42.000 tamponi al mese (sono già in ordine); s’inizierà ad usarli sempre da lunedì prossimo. Dal 1° giugno, con la tecnologia Hologic l’Emilia-Romagna raggiungerà una potenzialità di 9300 tamponi al giorno.
Contemporaneamente arriveranno cinque macchine Masmec, caratterizzate dall’estrema flessibilità di uso dei reagenti. Il numero di tamponi che ciascuna macchina Masmec è in grado di processare (sempre nell’arco di 24 ore) è circa 240. A metà giugno saranno tutte e 5 “in linea”; l’Emilia-Romagna sarà quindi in grado di aggiungere altri 1200 potenziali tamponi al giorno (globali per la rete) che, sommati ai 9300, danno un totale di 10.500.
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Nuove sane abitudini, la campagna di comunicazione dell'Emilia Romagna
L’utilizzo delle mascherine, il rispetto del distanziamento, la consuetudine dell’igienizzazione. Sono alcune delle “Nuove sane abitudini” su cui punta la campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna e del Sistema sanitario regionale, pensata e realizzata per garantire la salute dei cittadini nella fase post emergenza Covid-19, caratterizzata dalla ripresa delle attività sociali ed economiche.
Il distanziamento fisico è uno dei modi più sicuri per proteggere sé stessi e gli altri. È importante rispettare la distanza con tutti, conoscenti e sconosciuti, sintomatici e asintomatici, con maggiore riguardo per le persone più fragili (come anziani, immunodepressi, cardiopatici)
Usa acqua e sapone (per almeno 40 secondi) oppure sfrega le mani con un gel idroalcolico (per almeno 20 secondi) facendo attenzione a pulire a fondo e in modo completo le mani. È necessario ripetere l’operazione molte volte nell’arco della giornata, soprattutto dopo aver maneggiato oggetti toccati da altre persone o potenzialmente esposte al virus
Non toccarti occhi, naso, bocca se non dopo esserti opportunamente lavato le mani. Meno ci si tocca il volto, più si riducono le possibilità di contagio. Per questo, ad esempio, non ci si deve assolutamente toccare il viso dopo essersi sistemati la mascherina che si sta indossando
Le mani, opportunamente e frequentemente lavate, garantiscono una protezione superiore rispetto all'uso dei guanti che, oltre ad aumentare il rischio di contagio, diventano rifiuti plastici di difficile smaltimento. Nella quotidianità, lavare spesso le mani è più sicuro che indossare i guanti. L’uso dei guanti, invece, è raccomandato sempre per chi lavora a contatto con persone malate (ad esempio negli ospedali, ambulatori, residenze sanitarie o nell’assistenza a casa) e nel settore della distribuzione di alimenti (alimentari, ristorazione, mense)
In Emilia-Romagna è obbligatorio l’uso della mascherina (chirurgica monouso o in tessuto lavabile): all’aperto se non si può mantenere la distanza di un metro; nei locali pubblici, inclusi i mezzi di trasporto. Occorre utilizzare mascherine chirurgiche o in tessuto lavabile
Igienizza le mani prima di indossarla; copri sempre e completamente naso e bocca; non toccare la parte frontale durante l’uso o per toglierla; buttala quando è umida o deteriorata; se è lavabile, riponila in un sacchetto prima di detergerla
Se devi tossire o starnutire, copri la bocca e il naso servendoti della piega del gomito e non della mano. L’uso della mano favorisce la trasmissione di eventuali germi a superfici, oggetti o altre persone a te vicine.
Cambia frequentemente l’aria nei locali in cui passi del tempo e prediligi le attività all’aria aperta. In questo modo respiri aria più pulita e con minore concentrazione di germi.
Puoi igienizzare le superfici e rimuovere la presenza di germi, lavandole con normali detersivi e disinfettandole con prodotti a base di alcool etilico al 70% o candeggina opportunamente diluita (ipoclorito di sodio 0,1%).
Se compaiono sintomi come febbre, tosse, difficoltà respiratorie, vomito o diarrea oppure se hai avuto un contatto stretto con una persona positiva al Covid-19, avverti immediatamente il tuo medico curante o la guardia medica e segui attentamente le istruzioni che ti saranno fornite.
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