Anche gli occhiali per difendersi dal coronavirus (così gli oculisti)
Che siano da sole, da vista o anti-infortunistica
Roma, 27 mag. (askanews) – Gli oculisti non hanno dubbi: bisogna proteggere anche gli occhi dalle droplet che possono trasmettere il Sars-Cov-2, che siano occhiali da vista, da sole o quelli trasparenti di materiale plastico che si usano anche nell’anti-infortunistca.
“Le mascherine sono necessarie non c’è dubbio, proteggono naso e bocca delle droplets, inoltre risolvono il problema che con le mani non tocco il naso e la bocca. Ma bisogna proteggere anche la congiuntiva, il terzo canale di contagio”, ha sottolineato il presidente della Soi, Società oftalmologica italiana Matteo Piovella, nel corso di un incontro, virtuale, con la stampa per presentare il primo Congresso virtuale della Società, che si terrà dal 29 al 31 maggio.
Quindi “quando sto in contatto con un’altra persona, anche vicino per la strada, se ho gli occhiali, possono anche essere gli occhiali da vista, gli occhiali da sole o gli occhiali da anti-infortunistaica è ovvio che quella è una protezione in più, perché a livello pratico le goccioline non possono arrivare alla congiuntiva”.
“E – ha concluso il presidente Soi – visto che il 99% dei contagi arriva dalle goccioline per me è una motivazione sufficiente e indiscutibile”.
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