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Ibrahimovic, dopo l’infortunio terapie e partenza: è volato in Svezia con ok del Milan

L’attaccante svedese, che lunedì scorso si è infortunato al polpaccio e che dovrà rimanere fuori per quattro o cinque settimane, dopo aver effettuato le prime terapie è partito per la Svezia. Ibrahimovic così è tornato in patria, starà per una settimana in famiglia prima di ritornare a Milano dove dovrà effettuare i controlli di rito.

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Zlatan Ibrahimovic è tornato in Svezia. L’attaccante del Milan nel pomeriggio di mercoledì si è imbarcato da Linate ed è rientrato in patria, dove raggiungerà la sua famiglia. L’infortunio subito al polpaccio non gli permetterà di giocare per almeno un mese e in questo momento ha preferito rientrare a casa. Il bomber dovrebbe tornare in Italia la prossima settimana.

Dopo le terapie Ibrahimovic è tornato in Svezia

Lunedì scorso durante un allenamento Zlatan Ibrahimovic ha subito un infortunio muscolare, valutato dai medici nella giornata di martedì, oggi lo svedese ha effettuato le terapie prima di tornare in Svezia dalla famiglia. Una settimana a casa, in Nord Europa, prima di ritornare per il controllo di rito che servirà per monitorare il suo infortunio al polpaccio. Ovviamente il calciatore ha lasciato l’Italia con l’autorizzazione del club rossonero.

L’infortunio al polpaccio di Zlatan Ibrahimovic

Tornato in Italia due settimane fa dopo un lungo periodo trascorso in Svezia Ibrahimovic ha ripreso prima ad allenarsi individualmente – comunque era in buone condizioni perché nel suo paese si è tenuto in forma allenandosi con l’Hammarby, club del quale è comproprietario, poi ha iniziato gli allenamenti collettivi. Sabato scorso ha segnato una doppietta in partitella, poi lunedì si è infortunato, dopo uno scatto, ha sentito un forte dolore al polpaccio. In un primo momento si era temuto anche un problema serio al tendine d’Achille, scongiurato fortunatamente subito dopo. Gli esami strumentali comunque non hanno dato buone notizie perché Ibra dovrà rimanere fuori dal campo per almeno quattro o cinque settimane. Ciò significa che qualora ricominci il campionato a metà giugno l’attaccante (che a fine anno dovrebbe lasciare nuovamente il Milan) salterebbe come minimo un paio di partite di Serie A.