Un Recovery Fund da 750 miliardi. Brutta giornata per essere anti europeisti
Il piano senza precedenti della Commissione europea: 500 miliardi per sovvenzioni e 250 in prestiti agli stati. Un maxi-intervento per il recupero dell'economia europea che dimostra come gli egoismi nazionalisti siano contro gli interessi nazionali
Un maxi-piano per il recupero dell'economia europea. La Commissione europea "propone un Fondo di Recovery da 750 miliardi, che si aggiunge agli strumenti comuni già varati. Una svolta europea per fronteggiare una crisi senza precedenti", scrive su Twitter il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, usando l'hashtag NextGenerationEu, il nome scelto per l'intervento, inedito "patto generazionale" per dare una spinta a programmi europei come quelli sulla digitalizzazione, sul Green Deal e sulle spese per le infrastrutture. Oggi, tuttavia, è solo l'inizio dei negoziati che dovrebbero concludersi con la "benedizione finale" dei leader europei al Consiglio del 18 e 19 giugno.
Il piano sarà finanziato con bond a lungo termine
In totale il piano europeo all'interno del bilancio Ue 2021-2027 metterà sul tavolo 1.850 miliardi per sostenere la ripresa dell'economia dei paesi dell'Unione. Lo indica la Commissione europea che ha approvato le proposte per il Recovery Fund e per il bilancio pluriennale dell'Unione. Lo strumento per la ripresa varrà 750 miliardi di euro. La Commissione indica che "si tratta di una proposta storica una tantum che riflette la dimensione delle sfide" attuali e si prepara quindi a emettere bond per 750 miliardi: le risorse raccolte sul mercato saranno ripartite in 500 miliardi per sovvenzioni e 250 in prestiti agli stati. Sarebbe questo il punto di equilibrio proposto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per venire incontro alle richieste dei quattro paesi "frugali" (Olanda, Danimarca, Svezia e Austria) che hanno contestato l'idea franco-tedesca di usare tutte le risorse finanziare del Recovery Fund per sussidi. Una piccola concessione, tutto sommato. Le risorse saranno canalizzate attraverso i programmi europei e ripagati nel lungo periodo via i bilanci futuri della Ue, non prima del 2028 e non dopo il 2058. Per questo la Commissione propone una serie di nuove entrate proprie. Per usare i nuovi strumenti già nel 2020, Bruxelles propone di emendare l'attuale quadro finanziario europeo, in modo da avere disponibilità di 11,5 miliardi di finanziamenti.
All’Italia 173 miliardi
All'Italia, secondo le informazioni raccolte da Reuters, dovrebbero andare 173 miliardi: 82 miliardi in sovvenzioni e 91 in prestiti. Per fare un paragone, un altro paese molto colpito dalla pandemia, la Spagna, riceverebbe 77 miliardi di sovvenzioni e 63 miliardi di prestiti. Intanto l'euro vola a oltre 1,10 sul dollaro.