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Vincenzo Guida della Banca della Camorra

Banca della Camorra, torna il cella il capo dell’organizzazione

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Banca della camorra, revocati i domiciliari. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha revocato la detenzione domiciliare a Vincenzo Guida. Le accuse al pregiudicato sono di associazione di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati societari e tributari, reati in materia droga. Gli agenti della Squadra mobile, in collaborazione con la Divisione Anticrimine ed il commissariato Monforte-Vittoria, hanno eseguito il decreto di revoca e lo hanno trasferito nel carcere di Torino.
Guida aveva ottenuto il differimento della pena a seguito delle disposizioni per contenere la diffusione del Covid-19 tra I detenuti e la stava scontando nella sua abitazione di Milano dal 2 aprile.

   Il curriculum criminale di Guida

L’ultimo arresto era avvenuto il 13 novembre 2015, quando proprio gli investigatori della Mobile avevano eseguito il fermo disposto dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo per “esercizio abusivo del credito aggravato dal metodo mafioso e per l’impiego di denaro di provenienza illecita, usura ed estorsione. La vicenda era finita sulle cronache come “la banca della camorra”. Guida, assieme all’altro pluripregiudicato Alberto Fiorentino, aveva infatti creato un istituto di credito parallelo tra i tavoli di piazza Risorgimento. Era in grado di prestare cifre considerevoli in pochissimo tempo. Basti pensare che un imprenditore in difficoltà era riuscito a ottenere 300mila euro. “C’era gente che doveva restituire fino a 75mila euro al mese”, spiegò l’allora capo della Mobile milanese, Alessandro Giuliano. (ANSA)

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