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Missili abbandonati in Iraq

"Cambiamo mira,
investiamo in pace
non in armi"

Si chiama “Cambiamo mira! Investiamo nella pace, non nelle armi” ed è l’appello congiunto delle riviste Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia alle comunità cristiane, a vescovi, parroci e consigli pastorali per sollevare l’attenzione sul problema del finanziamento ai trafficanti di armi. Come sottolineato da papa Francesco nell’Esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazonia, “non possiamo escludere che membri della Chiesa siano stati parte della rete di corruzione, a volte fino al punto di accettare di mantenere il silenzio in cambio di aiuti economici per le opere ecclesiali”.

“È sempre più evidente l’assurdità del fatto che il denaro raccolto con le nostre tasse e sottratto alla sanità, alla scuola, all’accoglienza, alle famiglie vada a finanziare sistemi militari costosissimi come i caccia F-35 e i sommergibili U-212”, si legge nell’appello, che invita a “prendere parte al percorso di rilancio della Campagna di pressione alle “banche armate” che avverrà il 9 luglio in occasione dei 30 anni della promulgazione della Legge n.185/1990 che ha introdotto in Italia ‘Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento’”.

Il percorso prevede di verificare le banche in cui vengono depositati i risparmi, verificare le fonti delle donazioni a parrocchie, comunità cristiane, comunità religiose e associazioni, sensibilizzare la cittadinanza e richiedere al Governo italiano di attivare una moratoria sulla spesa militare e sistemi d’arma per almeno un anno, riconvertendo tale spesa nella sanità, nella scuola, nella cultura, nella difesa dell’ambiente, nelle comunità locali.