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Silvia Provvedi: "Conserverò le cellule staminali del cordone per il bene di mia figlia"

La cantante, prossima al parto, ha svelato al settimanale "Chi" di aver deciso di prelevare le staminali del cordone ombelicale della bambina, affidandosi ad una struttura svizzera

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Non è stata una quarantena semplice per Silvia Provvedi che, tra poche settimane, diventerà mamma della sua Nicole. L'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha costretto la cantante a centellinare le visite preparto e a rinunciare al corso per gestanti, ma nonostante ciò Silvia ha pensato soprattutto al benessere futuro di sua figlia.

In esclusiva al settimanale Chi, l'ex compagna di Fabrizio Corona ha svelato il nome della nascitura, confessando inoltre di aver maturato l'idea di compiere un gesto importante per la salute di sua figlia: la conservazione delle staminali. Lo ha svelato lei stessa nel corso dell'intervista rilasciata al magazine, dove ha raccontato come ha vissuto i lunghi mesi della quarantena: "Ho fatto tutto online, corso preparto e corso di primo soccorso pediatrico. Ma soprattutto mi sono accordata con gli esperti di una struttura svizzera, tra le migliori al mondo, per affidare le cellule staminali del cordone ombelicale". Una scelta ponderata e presa insieme al compagno, l'imprenditore De Stefano, con il quale oggi sta per formare una famiglia.

La pratica della conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale è attiva da diversi anni, ma negli ultimi tempi sempre più persone la prendono in considerazione. Le staminali, infatti, sono già impiegate con successo nel trattamento di decine di malattie immunologiche, genetiche e oncologiche. Per questo anche Silvia Provvedi ha deciso di conservarle per garantire un futuro più sereno a sua figlia. A poche settimane dal parto, la cantante non ha nascosto i suoi timori per il periodo appena trascorso: "L'incertezza generale ha destabilizzato tutti, ma non ho mai avuto davvero paura. Nella vita ho sempre combattuto. Anzi la gravidanza mi ha salvato dalla tristezza e dal dolore che si respira in questo momento a causa di questa pandemia".

Silvia Provvedi, che recentemente è stata pesantemente offesa sui social network proprio per la sua gravidanza, ha poi confessato che sia lei che il compagno (con il quale di matrimonio non si parla ancora) avevano creduto che in grembo ci fosse un maschietto: "Parlavamo sempre di "lui", poi con il test del Dna il dottore ci ha detto che era femmina e abbiamo scelto di chiamarla subito Nicole".