http://www.rainews.it/dl/img/2019/06/310x0_1561268823800.AP19171078227771.jpg

Minacce via social. Azzolina, Sileri e Fontana sotto scorta. Bonafede: "Ferma condanna"

"Sappiamo purtroppo che dalla violenza verbale a quella fisica il passo è breve; dispiace profondamente e preoccupa che sulla scuola, come sulla salute e su altri temi altamente sensibili e fondamentali per la ripartenza del nostro Paese, si sia venuto a creare questo clima di odio e minacce. Terremo alta la guardia" dice il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa

Offese e insulti pesanti. In tempi di Covid-19, si alza il livello dell'odio - social e non solo - fioccano vere e proprie minacce agli amministratori locali e a esponenti di governo. Con la conseguente decisione di metterli sotto scorta. La lista nel corso delle ore si allunga. E' toccato per primo al viceministro M5s della Salute, Pierpaolo Sileri, poi al Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e al Governatore della Lombardia, Attilio Fontana. "Il dibattito è il sale della democrazia, ma è inaccettabile ogni forma di intimidazione" scrive su Twitter la ministra della Pa Fabiana Dadone.

Il clima dunque si fa pesante. "Bisogna abbassare i toni e la politica, per prima, deve dare il buon esempio. Ognuno è giusto che esprima le proprie idee, il confronto è sempre sano e democratico, ma trovo inqualificabili gli insulti sessisti che sono stati rivolti nelle ultime settimane alla ministra Azzolina" dice il ministro degli esteri, Luigi Di Maio. E  aggiunge: "C'e' un rischio esasperazione e tensione sociale che può sfociare nel Paese".

Dello stesso avviso il ministro dell'Ambiente Sergio Costa: "Sappiamo purtroppo che dalla violenza verbale a quella fisica il passo è breve; dispiace profondamente e preoccupa che sulla scuola, come sulla salute e su altri temi altamente sensibili e fondamentali per la ripartenza del nostro Paese, si sia venuto a creare questo clima di odio e minacce. Terremo alta la guardia".

Bonafede: "Ferma condanna"
"Le intimidazioni e le minacce alla ministra dell'Istruzione @AzzolinaLucia e al viceministro della Salute @piersileri sono da condannare con totale fermezza. Sono certo che Lucia e Pierpaolo non si faranno intimorire. Tutti noi siamo al loro fianco". Lo scrive su Twitter il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

"Quando diciamo che in questo momento bisogna fare la massima attenzione ai rischi di tensione sociale non lo diciamo tanto per dire" mette in guardia in una nota il Presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone che poi in merito al caso specifico della Azzolina dice: "E' gravissimo che un ministro della scuola debba essere messo sotto scorta per le minacce ricevute. Invito tutti al buon senso e ribadisco la necessità di lavorare insieme per far ripartire in sicurezza l'anno scolastico". La ministra Azzolina oltre ad insulti sessisti - dice la grillina Bianca Laura Granato - "ha subito delle minacce per il concorso. Hanno tentato di hackerarle il profilo facebook e il conto corrente". 

Solidarietà al ministro Azzolina è stata espressa anche dal viceministro Sileri, come abbiamo ricordato - anche lui sotto scorta - per aver denunciato tentativi di corruzione. Sileri lancia un messaggio: "All'Italia dico che noi non siamo il Paese dell'odio, ma rischiamo di diventarlo se lo lasciamo vincere". 

Bersaglio di duri attacchi , anche il Governatore della Lombardia Attilio Fontana che commenta il fatto di essere stato messo sotto scorta così: "Per me non cambia nulla. Il  mio lavoro prosegue con la stessa determinazione di sempre. Per il bene dei lombardi e della Lombardia". Il suo legale spiega: "Stiamo raccogliendo decine e decine di minacce sui social network, sono tantissime e fanno parte di questo clima d'odio".

Le intimidazioni ricevute in questi giorni, non arrivano solo sul web, ma anche da due murales con scritto 'Fontana assassino' e firmati dai Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo). Il legale ha chiarito che nei prossimi giorni finirà di completare la raccolta delle minacce on line (dove compaiono post con su scritto anche 'Fontana devi morire' o 'devi fare una brutta fine' e nei quali si contesta la gestione dell'emergenza sanitaria) e poi depositerà una denuncia in Procura a Milano, dove è già aperta l'indagine del capo del pool dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili sulle scritte dei Carc. Antagonisti che, tra l'altro, hanno rivendicato più volte di essere gli autori dei murales e si sono detti "pronti" ad azioni dello stesso genere.