Guerra tra Asolo e Bassano per la pala di Sant'Anna
Il sindaco Migliorini: “La pala di Sant’Anna appartiene a tutta la Pedemontana”
by Ingrid Feltrin JefwaASOLO – La recente notizia che della restituzione da parte del Museo civico di Bassano del Grappa della Pala di Sant’Anna, opera di Jacopo Bassano, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia non è andata proprio giù al primo cittadino di Asolo. Il sindaco senza mezzi termini infatti ha tuonato: “Quell'opera andrebbe restituita ad Asolo e appartiene moralmente a tutto il territorio tra il Brenta e il Piave”.
Una diatriba che dura da lungo tempo visto che il capolavoro è stato dipinto nel lontano 1541 per la chiesa dei Riformati di Asolo ma che a seguito della dominazione napoleonica finì a Venezia dove, spiegano dal Municipio di Asolo: “Fu tenuto in scarsissima considerazione, tanto che venne ceduto in deposito alla Chiesa Parrocchiale di Sossano (VI); quindi trasferito, nel 1956, al Museo Civico Civico di Bassano”.
Bassano quindi per oltre mezzo secolo ha esposto il capolavoro assegnatogli in comodato dalle Gallerie dell’Accademia che ora lo hanno reclamato. Da ieri infatti la pala di Sant’Anna si può ammirare a Venezia ma la notizia ha ridestato antiche ruggini visto che gli asolani hanno subito loro malgrado la privazione di quest’opera.
“Questo capolavoro, in verità, è moralmente di proprietà del territorio di Asolo, dell'Asolano e della Pedemontana e cioè dell'intero territorio dal Brenta al Piave - dichiara il Sindaco Mauro Migliorini -, innanzitutto per motivi storici, perché l’incarico al pittore venne rivolto nel 1541 dai frati Riformati di Asolo e su un altare della chiesa del loro convento la Pala venne collocata: e lì è rimasta per oltre due secoli e mezzo. Il fatto è della massima importanza e bisogna tener presente quanto ormai si dà per acquisito: che cioè le opere d’arte appartengono al territorio nel quale e per il quale furono create. Solo così si mantiene un’identità, che, oggi più che mai, va messa al primo posto, in ogni questione”.
Migliorini quindi conclude: “In più occasioni, questo principio è stato sottolineato, da illustri docenti, studiosi e funzionari: lo stesso Vittorio Sgarbi, che è pure sindaco di Sutri, ha dichiarato che le opere d'arte strappate via ai territori a seguito delle razzie di Napoleone dovrebbero essere restituite alle comunità di appartenenza. E il prof. Sgarbi, che fa parte del Comitato Scientifico delle Gallerie dell'Accademia, dovrebbe essere il primo a sostenere che opere d'arte come la Pala di Sant'Anna devono essere restituite al territorio di provenienza, perché la Pala appartiene storicamente e moralmente alla città di Asolo, che, fra l’altro, è dotata di una struttura come il Museo Civico ben in grado di accoglierla, anche perché dotato di tutti i sistemi conservativi più aggiornati”.