Recovery fund, l’Olanda frena gli entusiasmi: accordo difficile, ci vorrà tempo
Cominciano a delinearsi i tre blocchi che dovranno discutere della proposta della Commissione Ue nel prossimo Consiglio europeo previsto per il 19 giugno
by Gianluigi De MarchiLa Commissione europea ha fatto la sua proposta, distribuendo sovvenzioni e prestiti agli Stati membri secondo la logica dei Paesi più colpiti dal coronavirus, ma ora la palla passa alla politica. E i tempi potrebbero allungarsi perché all’interno del Parlamento europeo si sono formati tre gruppi distinti: da una parte Italia, Spagna, Francia e Germania appoggiano la proposta della Commissione europea. I cosiddetti “frugali”, ovvero Austria, Olanda, Danimarca e Svezia, hanno presentato un documento alternativo a quello Merkel-Macron escludendo la mutualizzazione del debito. Mentre il blocco dell’Est giocherà la partita su più tavoli. Posizioni per ora molto lontane che potrebbero richiedere molto tempo perché, come fa notare una fonte diplomatica olandese, un accordo richiede l’unanimità.
Per ora, queste sono state le prime reazioni alla proposta della Commissione Ue
Germania
«Siamo lieti perché sembra che la Commissione abbia preso in considerazione elementi dell'iniziativa franco-tedesca. Ora dobbiamo esaminare attentamente il vasto pacchetto con un gran numero di atti giuridici. Alla fine, si tratta di trovare un compromesso tra 27. Vogliamo fare rapidamente progressi». Ulrike Demmer, portavoce del governo tedesco
Francia
«E’ un giorno essenziale per l’Europa, Ursula von der Leyen offre un piano di recupero senza precedenti di 750 miliardi per regioni e settori in difficoltà. L'accordo franco-tedesco lo ha reso possibile. Dobbiamo andare rapidamente e adottare un accordo ambizioso con tutti i nostri partner europei». Emmanuel Macron, presidente francese
Italia
«Grande segnale da Bruxelles, va esattamente nella direzione indicata dall'Italia». Giuseppe Conte, premier italiano
Spagna
«La proposta risponde a molte richieste della Spagna e servirebbe da buona base per ulteriore negoziati», un portavoce del governo spagnolo
Paesi Bassi
«Il punto di partenza è che i Paesi Bassi sono disposti ad aiutare e vogliono cooperare a livello europeo per combattere la crisi. Vogliamo farlo in un modo che rafforzi gli Stati membri e l'Ue nel suo insieme. Le posizioni sono distanti e per l’accordo serve l’unanimità quindi i negoziati richiederanno tempo. E’ difficile immaginare che questa proposta sarà lo stato finale di quei negoziati». Un diplomatico olandese
Grecia
«Accogliamo con favore la coraggiosa proposta della Commissione per un pacchetto di 750 miliardi di euro, principalmente sotto forma di sovvenzioni finanziate tramite emissione di debito congiunto. Il livello è stato elevato». Kyriakos Mitsotakis, primo ministro greco
Polonia
«È una base seria e interessante per i negoziati in seno al Consiglio europeo, che ora dovrebbe accelerare. Analizzeremo attentamente i dettagli del pacchetto presentato». Andrzej Sados, ambasciatore polacco
Consiglio europeo
«Presenteramo la questione al Consiglio europeo ordinario del 19 giugno. Tutto dovrebbe essere fatto per raggiungere un accordo prima della pausa estiva. I nostri cittadini e le nostre imprese sono stati pesantemente colpiti dalla pandemia, sollievo mirato senza indugio». Harles Michel, presidente del Consiglio europeo.