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CERCASI TAPPABUCHI - IN RAI SI DÀ SALINI IN USCITA MA MANCA IL ''TRAGHETTATORE'' CHE DOVREBBE PRENDERSI TUTTE LE ROGNE DI VIALE MAZZINI PER SOLI 11 MESI, OVVERO FINO AL RINNOVO DELL'INTERO CDA. L'AD SOSTIENE CHE IL SUO ABBANDONO IMMINENTE È ''SOLO UNA VOCE'', PER MOLTI LASCERÀ A CHIUSURA DI BILANCIO E PRIMA CHE SCATTINO OBBLIGHI DI NON CONCORRENZA QUALORA ASSUMESSE INCARICHI ALTROVE. TIPO A NETFLIX, CHE CERCA UN CAPO ITALIANO DOPO L'APERTURA DELLA SEDE ROMANA - I QUATTRO NOMI IN BALLO
1. ALLA RAI SI CERCA UN TRAGHETTATORE PER IL POST-SALINI CHE DURI 11 MESI
Paolo Festuccia per “la Stampa”
Dell' addio di Fabrizio Salini alla Rai si parla ormai da settimane. Nelle ultime ore, però, nei palazzi della politica prima ancora che l' Ad lasci (ammesso che lasci), si cerca già il candidato più idoneo a sostituirlo. Anzi, più che un successore, dicono negli ambienti di viale Mazzini, si cerca un traghettatore. Un uomo Rai che per undici mesi guidi l' azienda fino al rinnovo dell' intero cda.
Certo, i nomi di professionisti esterni sulla bocca della politica non mancano ma l' eventuale identikit di chi dovrà sostituire l' attuale capo azienda (molti lo danno già in cima a una poltrona targata Netflix) guarda più dentro il palazzo di viale Mazzini che fuori. Se Salini lascia - dicono alla Rai - «lo fa nel momento giusto. A chiusura di bilancio e prima che per lui possano scattare eventuali impegni di non concorrenza qualora assumesse incarichi altrove».
Un fatto, però, è chiaro: la tv pubblica (e non solo quella italiana) a seguito dell' emergenza Covid (non per meriti diretti) è tornata centrale e protagonista nel sistema dell' informazione. E forse per questa ragione la politica, ovvero l' editore, ancor prima di cercare un amministratore delegato dovrebbe ripensare il ruolo del servizio pubblico.
Un ruolo per il quale si fanno i nomi di Nicola Maccanico (Sky), Fabio Vaccarono (Google Italia), ma soprattutto quelli di Paolo Del Brocco attuale amministratore delegato di Raicinema e Nicola Claudio, top dirigente di viale Mazzini. Due manager esterni e due interni. «Viste le condizioni - spiega un consigliere Rai - è più semplice bussare in azienda che guardare altrove. Se non lascia l' intero consiglio è impensabile pescare da fuori un capo al quale non basterebbe un anno per orientarsi nella palude del settimo piano».
Per ora comunque Salini c' è ancora. Anzi, chiarisce l' attuale numero uno della Tv pubblica che sta lavorando «alle nuove offerte editoriali dell' estate e dell' autunno, della tv, della radio e di Rai Play. Abbiamo ancora molto da fare. Siamo e sono al lavoro, come sempre». Insomma, «solo voci sul mio futuro». Voci, niente di più.
È certo, però, che sono sempre più intense.
2. RAI: SALINI, AL LAVORO SU NUOVI PALINSESTI
(ANSA) - ''Le voci sul mio futuro sono solo voci. Stiamo lavorando alle nuove offerte editoriali dell'estate e dell'autunno, della tv, della radio e di Rai Play. Continuiamo a impegnarci per la sicurezza dei lavoratori. Abbiamo approvato il bilancio 2019 e dobbiamo concentrarci sulla nuova proposta culturale e scolastica. Abbiamo ancora molto da fare. Siamo e sono al lavoro, come sempre''. Così l'amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini, interpellato telefonicamente dall'ANSA, risponde sulle indiscrezioni che lo vorrebbero prossimo a lasciare Viale Mazzini.
3. RAI: CDA APPROVA BILANCIO 2019, IN PAREGGIO
(ANSA) - Il consiglio di amministrazione della Rai, riunito sotto la presidenza di Marcello Foa ha esaminato e approvato - all'unanimità - il progetto di bilancio al 31 dicembre 2019 illustrato dall'amministratore delegato Fabrizio Salini. In particolare - spiega una nota di Viale Mazzini - l'esercizio 2019 registra un risultato netto consolidato in pareggio e una posizione finanziaria netta negativa di 469,4 milioni, in peggioramento rispetto all'esercizio precedente ma comunque attestata su livelli di sostenibilità.
La Rai segnala: "sul fronte dei ricavi, un incremento complessivo nell'ordine di 78 milioni, pur in presenza di una contrazione di quelli pubblicitari; ;in relazione ai costi, quelli esterni, al netto dei grandi eventi sportivi e a perimetro omogeneo, evidenziano un incremento essenzialmente determinato dal rafforzamento dell'offerta e dai maggiori impegni per la piattaforma digitale. Quelli per il personale presentano un incremento legato, tra l'altro, sia a politiche di incentivazione che ad assunzioni con contratto di apprendistato in un'ottica di acquisizione di competenze digital-native, iniziative correlate anche all'implementazione del Piano industriale".
Dal punto di vista editoriale, "il Gruppo Rai - fa notare ancora Viale Mazzini - ha registrato nel 2019 importanti risultati nelle tre macroaree di attività". Per la Televisione, "il Gruppo Rai si conferma anche nel 2019 al vertice degli ascolti televisivi con il 35,7% sull'intera giornata e il 36,6% sul prime time, ottenendo la leadership in quasi tutti i generi in cui si articola l'offerta e sulla quasi totalità delle diverse fasce orarie di ascolto". Sul fronte Digital, "sono stati positivi anche i risultati consuntivati dalle piattaforme digitali, che confermano il trend di crescita degli ultimi anni, con un incremento del 35% delle visualizzazioni video rispetto al 2018. Il miglioramento delle diverse variabili di performance - viene sottolineato - è legato anche al lancio della nuova piattaforma Rai Play e alla trasmissione delle produzioni originali per il digitale, in primis VivaRaiPlay! con Fiorello". Per quanto riguarda la Radiofonia, "Radio Rai nel 2019 mantiene una market share prossima all'11%.
Le ramificazioni della Radio digitale, con standard di qualità visual e social media, e un autentico refarming della macchina produttiva stanno accompagnando un processo di migrazione dell'offerta editoriale, già percepito dagli ascoltatori che utilizzano device personali, domestici o mobili, il sito e la app Rai PlayRadio". Nella riunione odierna del cda "è stata approvata anche la proposta di Bilancio Sociale/DNF2019 da sottoporre all'Assemblea degli azionisti. Il documento è stato redatto nell'ottica di fornire a tutti gli stakeholder non solo una articolata raccolta di informazioni quali-quantitative ma anche chiavi di lettura originali sull'attività svolta dal Gruppo, per contribuire allo sviluppo sostenibile dell'intero sistema Paese, anche in linea con il quadro di riferimento previsto dall'Agenda ONU 2030.
Tra le molte analisi rappresentate, il confronto con gli altri operatori europei di servizio pubblico, le ricerche riguardanti l'offerta e riferite al gradimento, alla qualità percepita dal pubblico e alla corporate reputation. Nel documento si analizza anche la capacità della programmazione, presente nelle varie piattaforme, atta a contribuire alla promozione della coesione sociale e di genere, in un quadro di pluralità di contenuti, orientati a favorire lo sviluppo di una società: inclusiva, equa, solidale e rispettosa delle diversità e dei minori.
Ampi spazi sono, altresì, dedicati agli interventi e agli investimenti attuati e in fase di attuazione per ridurre gli impatti delle attività del Gruppo verso l'ambiente, in particolare consumi energetici, emissioni atmosferiche, gestione rifiuti e inquinamento elettromagnetico". Nel corso del cda il direttore dell'Ufficio Studi Andrea Montanari "ha illustrato una serie di report sulla programmazione degli altri Servizi Pubblici europei in occasione della pandemia da coronavirus. Tra gli argomenti affrontati l'offerta informativa, educational e il contrasto alle fake news dei vari Public Service Media", conclude la nota.