Scuola, minacce e insulti alla Azzolina: ministro sotto scorta
Il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, da giorni è scortata da due uomini della Guardia di Finanza dopo minacce e insulti ricevuti sui social
by Gabriele LaganàDopo la scorta assegnata al viceministro della Salute Pierpaolo Sileri e al governatore della Lombardia Attilio Fontana, questa volta è Lucia Azzolina a finire sotto protezione. Il ministro dell'Istruzione, secondo quanto riferisce l'Agi, nelle ultime settimane ha ricevuto messaggi minatori e insulti sessisti via social. Azzolina, così, è scortata da due uomini della Guardia di Finanza già da 3 giorni.
Solidarietà al ministro è giunta dal capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, che in una nota ha spiegato come "sulla scuola si è venuto a creare un clima intollerabile, che poteva e doveva essere evitato. Al ministro Azzolina proprio in questi giorni è stato deciso di assegnare la scorta e a lei va tutta la solidarietà e vicinanza mia e del Movimento 5 Stelle". Lo stesso Crimi ha aggiunto che "agli attacchi e provocazioni strumentali nei suoi confronti, recentemente si sono aggiunti inaccettabili insulti sessisti e minacce, anche da parte di presunti insegnanti. Lucia Azzolina è un ministro competente e coraggioso, andiamo avanti insieme a testa alta nel percorso di cambiamento e di sostegno alla scuola italiana".
Vicinanza alla Azzolina è stata espressa anche dagli esponenti del M5s in commissione Istruzione al Senato che in un documento hanno condannato le minacce: "Non pensavamo potesse accadere, ma sulla scuola si è creato un clima intollerabile e davvero gravissimo. Dopo i ripetuti attacchi che certa politica ha in maniera pretestuosa riservato a Lucia Azzolina, alcuni facinorosi di sono spinti a insultare la ministra, con offese sessiste e messaggi di odio davvero sconcertanti. Ma come sempre odio chiama odio, e si è giunti addirittura alle vere e proprie minacce, tanto che è stato deciso di assegnarle la scorta. Tutto questo è inaccettabile''.''A Lucia Azzolina- si legge ancora- va la nostra piena e incondizionata solidarietà. Andiamo avanti insieme a testa alta nel percorso di cambiamento e di sostegno alla scuola pubblica italiana ed alle sue forze migliori. Non saranno queste vili minacce a intimidirci né tantomeno a fermarci".
Totale solidarietà è stata espressa anche dai deputati pentastellati in commissione Cultura. "Dopo gli insulti, gli attacchi e le minacce, alla ministra Azzolina è stata assegnata la scorta. Inconcepibile che si sia arrivati a questo punto: gli sfoghi ingiustificabili di odio negli ultimi giorni hanno creato un'ombra sul mondo della scuola e ferito la persona che ad oggi la rappresenta con grande competenza a livello istituzionale. Ma lasciarsi intimorire o scoraggiare è controproducente, e alla ministra non mancano coraggio e determinazione. Noi le siamo vicini, continuando a lavorare per una scuola sempre più di qualità", hanno dichiarato i parlamentari.
Duro la presa di posizione il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra. In un messaggio pubblicato su Facebook, l’esponente pentastellato sottolinea come sia ''triste vedere che alcuni appartenenti al mondo della scuola, persone che dovrebbero dare l'esempio alle future generazioni, si siano macchiati di minacce ed insulti sessisti oltre che di morte. Massima solidarietà a Lucia Azzolina, donna competente e determinata e che non subisce gli stereotipi che vorrebbero la donna sottomessa e succube all'immaginario maschile".
Morra, però non si limita alla solidarietà ma spiega di vedere un filo conduttore dietro gli attacchi contro i pentastellati hanno incarichi di governo: "Vivere sotto scorta è una cosa seria che cambia la vita, come posso confermare in prima persona. Dopo Sileri, nostro viceministro della Salute, anche la ministra dell'Istruzione finisce dunque sotto scorta. Evidentemente siamo qui per cambiare le cose e diamo fastidio. Questo è il Movimento che convince".