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Via libera della Camera al decreto Imprese con 269 sì

193 i voti contrari, 9 gli astenuti. Il testo passa ora al Senato

 Via libera della Camera al decreto legge Imprese. I voti favorevoli sono stati 269, i no 193, gli astenuti 9. Il testo passa ora all'esame del Senato.

Il provvedimento con  le garanzie per l'erogazione di liquidità' alle imprese e il  rafforzamento del 'golden power' è stato significativamente modificato da Montecitorio (e  l'approssimarsi della scadenza per la sua conversione in  legge, il 7 giugno, rende improbabile un ulteriore intervento  in seconda lettura). Tra le correzioni più' attese da aziende e sistema bancario  figura l'autocertificazione che velocizza l'iter delle  domande di finanziamento alleggerendo la fase dei controlli,  anche attraverso la cosiddetta manleva. 

La garanzia al 100% concessa dal Fondo centrale sale  inoltre dal 25 al 30% (e cresce da 6 a 10 anni il periodo di  restituzione, mentre il tasso massimo non andrà oltre il  Rendistato maggiorato dello 0,2%).

Durante il passaggio nelle  commissioni Finanze e Attività produttive è stato inoltre  sciolto il nodo della responsabilità dei datori di lavoro  verso i dipendenti in caso di contagio Covid. L'obbligo di  tutela, chiarisce ora il decreto legge, viene assolto  applicando le prescrizioni del protocollo Governo-parti  sociali o le intese sindacali di settore.