Come non rinunciare al piacere di mangiare un formaggio, pensando alla linea
by Flavio StefanoniItalia paese della pizza, nella pasta, dei vini, ma anche dei formaggi di qualità. Esportati in tutto il mondo i nostri formaggi, per chi lo ricorderà, negli anni ’80 sono stati, assieme ai vini, al centro di un duello europeo all’ultimo sangue con la Francia. Non c’è regione italiana che non produca almeno un formaggio di qualità. Molti hanno ricevuto dalla comunità europea svariati riconoscimenti per qualità e freschezza. Infatti, sono ben 50 i prodotti caseari italiani di denominazione di origine protetta.
Sito web istituzionale del Governo
Addirittura, il Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo ha creato un sito web ufficiale dedicato ai prodotti di qualità del nostro paese. Il sito, oltre a descrivere i prodotti e i loro ingredienti, li abbina ai territori di origine, con fotografie, cartine e preziose indicazioni turistiche ed enogastronomiche.
Come non rinunciare al piacere di mangiare un formaggio: magri e grassi
A questo punto, occorre fare un distinguo importante: come non rinunciare al piacere di mangiare un formaggio, pensando alla linea. Visto che è sì un piacere del palato, ma spesso contrasta con la dieta o comunque con un percorso alimentare corretto. Quali sono dunque i formaggi magri e quelli grassi? Tra una scelta di oltre 400 di essi, diventa importante saper scegliere quelli più benefici. Il formaggio è comunque di sua natura una preziosa fonte di proteine, minerali, vitamine e calcio per il nostro corpo.
La caseina caratteristica tipica del formaggio
Ciò che distingue i formaggi dai latticini è la caseina, proteina specifica della cagliata. Mentre i più comuni burro e yogurt ad esempio, contengono il siero del latte. Ogni formaggio ha una sua componente precipua di sale e grassi, dunque, come non rinunciare quindi al piacere di mangiare un formaggio, pensando alla linea. Ecco quindi la ripartizione fondamentale tra freschi e stagionati. Più il formaggio è saporito e stagionato, più apporta grassi, minore è la dose da mangiare, ovvero massimo 50 gr. a pasto.
Sul podio dei formaggi “light”
I due formaggi che dominano incontrastati la classifica dei più magri, con meno di 200 cal. per 100 gr sono i fiocchi di latte e la ricotta. A ruota, fino alle 300 cal. la mozzarella, lo stracchino e la robiola. In terza fascia troviamo quattro formaggi tra i più apprezzati e consumati: pecorino, Asiago, parmigiano e Grana Padano. La loro categoria, tra le 300 e le 400 cal. è già considerata fascia rossa. Il caciocavallo chiude la classifica all’ultimo posto con quasi 500 cal. per ogni etto.
Come scegliere e cosa scegliere
La domanda quindi che sorge spontanea è come scegliere e cosa scegliere, abbinando gusto e salute. La preferenza va data a formaggi a chilometro 0, genuini e autentici, di cui si conosca origine e filiera. Se non si è in uno stretto regime di dieta controllata, è bene optare magari per qualche grammo in più di formaggio più calorico e genuino, che qualche grammo in meno di formaggio conservato e industriale.
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