Twitter suggerisce di informarsi piuttosto che dar retta a Trump
by Walter FerriIn una mossa epocale, Twitter ha deciso di mettere ufficialmente in dubbio le parole del presidente statunitense Donald Trump.
In piena era di bufale mediatiche, il social network di microblogging ha deciso di intensificare i controlli sui propri utenti. Nel mirino dell’azienda sono finiti anche alcuni tweet pubblicati ieri da Trump, i quali risultano ora marchiati con un disclaimer che spinge i lettori a informarsi dei fatti.
I post facevano riferimento al fatto che lo Stato della California, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, stia valutando seriamente di proporre il voto per corrispondenza, un’idea che non piace per niente all’attuale presidente.
Non c’è ALCUNA POSSIBILITÀ (ZERO!) che il voto per corrispondenza non sia altro che sostanzialmente fraudolento. Le caselle postali saranno depredate, i ballottaggi saranno falsificati e le schede saranno stampate abusivamente e le firme saranno contraffatte.
[Milioni di persone riceveranno la tessera] quindi professionisti diranno a queste persone, molte delle quali non hanno non hanno mai neppure valutato di andare a votare, come e per chi votare. Questo sarà un voto truccato. Non esiste!
Twitter, attingendo al suo istinto di sopravvivenza, ha deciso di non censurare i tweet, asserendo che non vìolino le norme dell’azienda poiché Trump non starebbe incitando esplicitamente a boicottare il voto.
Detto questo, Twitter ha ritenuto opportuno accompagnare i post in questione con un link che rimanda a una pagina utile a delineare il “contesto” completo della situazione. Una volta cliccato, il collegamento offre una serie di fonti che, di fatto, smentiscono le sparate trumpiane. Molte di queste fonti sono testate che Trump ha apertamente in antipatia.
La reazione è stata immediata: Trump ha accusato Twitter di “interferire con le elezioni 2020″ e di fare riferimento alle “Fake News” della CNN e del The Washington Post, quindi ha lamentato che il social network stia “soffocando la LIBERTÀ DI PAROLA“. Ha inoltre promesso che, da presidente, non consentirà il persistere di un simile sopruso.
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