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la Repubblica

Fase 2, scontro sulla patente di immunità in Sardegna. Il caso verso la conferenza Stato-Regioni

Scambio di opinoni dai toni pesanti fra il sindaco di Milano e il governatore sardo, mentre anche il primo cittadino di Napoli frena sugli spostamenti da Lombardia e Piemonte in vista del 3 giugno

Prima un passaggio in conferenza delle Regioni poi, se ci sarà il via libera, l'approdo venerdì 29 maggio alla Conferenza Stato-Regioni. E' la via istituzionale scelta dalla Regione Sardegna sul certificato sanitario di negatività al Covid-19 che si intende chiedere a tutti i turisti in arrivo nell'Isola a partire dal 3 giugno, data importante per l'Italia perché dovrebbe arrivare il via libera allo spostamento tra regioni. Un passaggio cruciale per comprendere le intenzioni del Governo. La proposta del governatore Solinas finora è appoggiata solo dalla Sicilia.
Oggi l'assessore della Sanità Mario Nieddu (Lega) proverà a capire quanto tempo ci vorrà per la validazione dei test salivari sperimentati dall'Università Insubria. Si tratta del tipo di esami ai quali si è detto interessato il governatore Christian Solinas, soprattutto perché danno esiti attendibili dopo pochissimo tempo.

L'ultima parola sulla realizzabilità del passaporto spetta al Governo, che in questi giorni ha già frenato. Nieddu, nel frattempo, ha trasmesso la proposta della Sardegna al coordinatore della commissione Sanità in conferenza delle Regioni, il collega del Piemonte Luigi Icardi (Lega).

Ottenuto l'ok, la proposta dovrebbe entrare sotto forma di odg in Conferenza Stato-Regioni entro venerdì 29. L'idea della Regione è quella di inserire questi test nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) per pazienti sintomatici (per i quali sarebbero gratuiti), mentre gli asintomatici pagherebbero l'esame.

La polemica Sardegna-Milano

Battibecco a distanza sulla patente immunità tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il governatore della Sardegna Solinas. "Vedo che presidenti di Regione - scrive Sala in un suo post - dicono 'magari se fanno patente di immunità o qualcosa del genere'. Io però, e parlo da cittadino prima ancora che da primo cittadino, quando poi deciderò dove andare per un weekend o una vacanza me ne ricorderò".
Immediata la replica. "Sala - ribatte il governatore della Sardegna Solinas - in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia: nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività. Quella di Sala è l'ennesima strumentalizzazione infelice per cercare una ribalta mediatica che, per altri versi, su questo tema già gli appartiene e che difficilmente dimenticheremo", conclude Solinas.

Nella polemica, in vista della scadenza del 3 giugno, è entrato, pur con toni più garbati, anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: "Se dovessi decidere adesso, a mio avviso, non ci sono le condizioni per consentire liberamente uno spostamento dalla Lombardia e dal Piemonte verso le altre regioni a meno che non si garantisca la previa acquisizione del tampone negativo che sarebbe la soluzione ottimale perché pure non consentire alle persone di viaggiare dopo tanto tempo è una limitazione forte. Da come mi pare di capire - ha
aggiunto - le Regioni non sono ancora in grado di effettuare i tamponi preventivi e quindi io aprirei subito, lo si potrebbe già fare domani ma va bene il 3 giugno, alla mobilità per quasi tutto il Paese e soprattutto per il Centro-Sud e prenderei ancora un pò di cautela soprattutto per quanto riguarda la Lombardia ma credo anche per il Piemonte".