http://www.rainews.it/dl/img/2020/05/310x0_1589290567398.rainews_20200512153448163.jpg

Dl Scuola. Stop ai voti, alle elementari torna il giudizio

"Il giudizio tiene conto della specificità e della individualità di ogni singolo bambino, mentre il voto numerico livella e rende tutti uguali, anche se ci sono diverse motivazioni dietro a quel voto" spiega la senatrice Vanna Iori

La valutazione finale degli alunni nella scuola elementare non sarà più espressa con i voti numerici ma con un giudizio. Lo prevede un emendamento Dem approvato in Commissione Cultura e Istruzione. "L'emendamento prevede che nella scuola primaria i bambini non possano essere considerati dei numeri. Dare un 4 può essere un macigno pesante da comprendere mentre una valutazione più complessiva prende in considerazione le caratteristiche del bambino. Ovviamente vanno trovate le  parole adeguate e la valutazione va fatta in termini di giudizio sintetico", spiega la senatrice del Pd Vanna Iori. "Il giudizio tiene conto della specificità e della individualità di ogni singolo bambino - aggiunge - mentre il voto numerico livella e rende tutti uguali, anche se ci sono diverse motivazioni dietro a quel voto". 

Intesa intanto nella maggioranza sulle modifiche al Dl sulla scuola, con un emendamento del relatore, che sarà messo ai voti in Commissione al Senato, che sintetizza l'accordo sul concorso straordinario per i precari. "Dopo un lavoro intenso in commissione Istruzione abbiamo tradotto in un emendamento l'accordo sul concorso per i precari della scuola raggiunto tra le forze di maggioranza con la mediazione del presidente Conte". Lo annuncia, in una nota, la capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Istruzione al Senato, Bianca Laura Granato.

M5s: Raggiunto accordo sui concorsi, impegno mantenuto 
"Abbiamo garantito un punto su tutti, fondamentale per il Movimento 5 stelle: la selezione del personale docente con tre annualità di servizio avverrà tramite un concorso che prevede il superamento di una regolare prova scritta a seguito della quale i docenti risultati idonei verranno inseriti in una graduatoria di merito donde avverrà il reclutamento grazie anche alla valorizzazione dei titoli culturali e di servizio", spiega.

"Le prove si terranno dopo l'estate, con conseguente immissione in ruolo dei primi vincitori a decorrere dal 1  settembre 2021. Per il prossimo anno scolastico, il 2020/21,  i docenti saranno pertanto assunti con contratto a tempo determinato sulla base delle graduatorie provinciali che verranno riaperte e contestualmente aggiornate a come da emendamento approvato ieri in commissione", prosegue Granato. "Ai vincitori del concorso assunti a settembre 2021 sarà garantita la retrodatazione giuridica della nomina a settembre 2020. Parliamo di più di 16.000 insegnanti che verranno regolarmente assunti a tempo indeterminato dopo una vera prova concorsuale idonea a garantirne il merito. E' il miglior risultato che si poteva conseguire date le situazioni contingenti e possiamo dire tranquillamente che se non fosse stato per l'attenzione alla qualità della scuola del Movimento 5 stelle, nulla di tutto ciò sarebbe avvenuto, e si sarebbe assistito con ogni probabilità all'ennesima sanatoria in barba ai diritti degli studenti e alla Costituzione", osserva.

"Abbiamo lavorato giorno e notte per superare gli ostacoli posti da chi ha una visione della scuola come coacervo di interessi di parte, ma siamo soddisfatti. Lo dovevamo ai docenti e a tutti coloro che credono nella scuola come luogo di valorizzazione di merito, capacità e impegno di studenti e insegnanti. Un grazie particolare va alla ministra Lucia Azzolina per la sua perseveranza anche di fronte alle molteplici pressioni di queste settimane, cui si sono aggiunti insulti e addirittura le minacce. Non è stato facile, ma l'interesse preminente della collettività è stato preservato. Andiamo perciò avanti a testa alta. Il prossimo passo sarà in Aula per concludere l'iter al Senato e procedere alla conversione definitiva in legge del decreto con il passaggio alla Camera", conclude.

Ascani: Per bambini primaria e secondaria di primo grado didattica dovrà essere al 100% in presenza
Su settembre "sta uscendo il rapporto intermedio della commissione Bianchi e in quel rapporto si dice in modo chiaro che per i bambini della primaria e per i ragazzi della secondaria di primo grado la didattica dovrà essere al 100% in presenza, quindi dovremo moltiplicare gli spazi, accrescere l'organico, non del doppio ma di una di una buona percentuale". Così la viceministra all'Istruzione Anna Ascani intervenendo ad Agorà. "La soluzione non è quella dei turni orari che comporterebbe problemi alle famiglie ma di ampliare le attività didattiche. La didattica a distanza va bene per tamponare l'emergenza ma non può sostituire la scuola", conclude.