Lancio Crew Dragon, il commento dell’astronauta Maurizio Cheli
"Una pietra miliare di una nuova Era, Elon Musk cowboy geniale"
Torino, 27 mag. (askanews) – “Io spero che questo lancio segni la pietra miliare di una nuova Era dell’esplorazione spaziale che ci porterà in qualche anno di nuovo sulla Luna e da lì, perché no, forse anche su Marte”.
A dirlo è Maurizio Cheli, astronauta italiano dell’Esa ed ex pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare e di Alenia Aeronautica (oggi Leonardo aircraft) commentando ad askanews l’importanza storica del lancio della navetta Crew Dragon per la missione Demo2 di Nasa e SpaceX che, dopo 9 anni, consentirà di nuovo a un equipaggio degli Stati Uniti di partire per lo Spazio dal territorio americano con un’astronave Made in Usa, inaugurando l’Era dei voli spaziali commerciali.
“Ridarà di nuovo indipendenza di accesso allo Spazio, in questo caso alla Stazione spaziale internazionale agli americani, ma anche agli europei perché nella terza missione volerà anche un astronauta europeo (il francese Thomas Pesquet nel 2021, ndr) – ha spiegato – poi è il primo nuovo veicolo spaziale per il trasporto di astronauti in quasi 40 anni. Lo Shuttle volò per la prima volta nell’aprile del 1981 e da allora non c’è stato nessun altro nuovo veicolo spaziale per portare astronauti in orbita. Terzo e più importante, questo progetto dimostra che non è solo sufficiente avere la tecnologia ma bisogna avere il coraggio di applicarla ad idee innovative e Dragon è un’idea innovativa perché il primo stadio del razzo non verrà perso ma riatterrerà sul luogo del lancio, quindi è interamente recuperabile e riutilizzabile e questo nel futuro avrà un grande effetto per diminuire notevolmente i costi di accesso allo Spazio”.
“Elon Musk molte volte viene definito un cowboy ma devo dire un cowboy geniale e a me piacciono – ha concluso Cheli – Dragon e Falcon rimarranno sicuramente un termine di paragone molto importante per chi si vorrà cimentare nella costruzione di un nuovo veicolo spaziale”.