Madonna si scatena contro l’uccisione dell’afroamericano George Floyd: “Fuck the Police”
by Chiara CaraboniLa morte del 46enne afroamericano ucciso da un agente a Minneapolis durante un intervento della polizia sta indignando tutta America. E persino molti personaggi famosi come Madonna e LeBron James si sono schierati dalla parte di George Floyd. In un video, si vede che l’uomo viene bloccato a terra violentemente da un agente, e nonostante le urla, le richieste d’aiuto, è stato trattenuto con un ginocchio all’altezza del collo fino a fargli perdere i sensi. Floyd è morto poco dopo in ospedale. “Lo ha ucciso con arroganza e orgoglio. Fuck The Police”, ha commentato la cantante.
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Madonna si infuria per l’uccisione di George Floyd
“Questo agente sapeva che lo stavano filmando e lo ha ucciso con arroganza e orgoglio. Fuck The Police. L’ho detto. Non mi interessa il politically correct, mi interessa la giustizia”, ha scritto Madonna sul suo profilo Instagram riguardo al caso George Floyd. Nessun giro di parole, solo la cruda verità. “Guardare questo poliziotto soffocare George Floyd con il ginocchio premuto sul suo collo, mentre si trova ammanettato e indifeso e piange per la sua vita con il viso premuto a terra è stata la cosa più agghicciante e dolorosa che abbia visto da molto tempo a questa parte”, attacca la cantante. Notoriamente in prima linea nella lotta contro la diffusione indiscriminata delle armi negli Stati Uniti, questa volta la popstar si trova a difendere l’ennesimo abuso di potere da parte di agenti della polizia nei confronti degli afroamericani.
“Tutto questo deve finire! Fino a quando non supereremo il razzismo in America, nessuno deve deve essere autorizzato a portare delle armi. Men che meno i poliziotti. Dio benedica George Floyd, sono così affranta per te e la tua famiglia. E per tutte le uccisioni senza senso avvenute prima della tua. Finirà mai tutto questo? Prego Dio perché un giorno accada”. E poi conclude: “Fino a quel momento: fanc**o la polizia! Sì, l’ho detto. Non sono interessata a essere politicamente corretta, sono interessata alla giustizia”.
Anche l’NBA si schiera dalla sua parte
Molti giocatori della NBA si sono schierati dalla parte dell’afroamericano ucciso dall’agente della polizia di Minneapolis di fronte ai passanti e alle telecamere di alcuni cittadini. L’ex giocatore Stephen Jackson era un amico di Floyd, erano cresciuti insieme in Texas e si consideravano fratelli. “Tutti sanno che ci chiamavamo l’un l’altro “Gemello”. Era andato in Minnesota per cambiare la sua vita guidando camion, gli avevo mandato due o tre scatole di vestiti, stava facendo la cosa giusta. E voi avete ucciso mio fratello. Ora andrò a Minneapolis, farò tutto ciò che mi è possibile per non far passare la vicenda sotto silenzio”, ha scritto su Instagram.
Sulla stessa corrente anche LeBron James. Dopo aver pubblicato nelle sue stories il video dell’episodio con scritto “ci danno la caccia”, ha pubblicato una foto in cui si mettono di fianco l’immagine di George Floyd e il poliziotto, e quella di Colin Kaepernick inginocchiato durante l’inno nazionale per protesta contro la brutalità della polizia nei confronti delle minoranze. Il tutto seguito dal commento: “Adesso capite? O siete ancora confusi? #StateInAllerta”. E’ della stessa opinione anche Steve Kerr, il capo allenatore dei Golden State Warriors, che su Twitter ha pubblicato: “Questo è omicidio. E’ disgustoso. Sul serio, cosa diavolo è andato storto in noi?” >>Tutte le notizie di UrbanPost