"Le lotte tra i lupi e i cervi, che emozione la natura"
Tommaso Folchetti, guardiaparco, ci fa conoscere le meraviglie di Abruzzo, Lazio e Molise
by RITA BARTOLOMEIPescasseroli (L’Aquila), 27 maggio 2020 - Dal nord al sud, ancora un incontro ravvicinato con l’orso. Una famiglia, questa volta. Mamma con 4 cuccioli fotografata nel parco d’Abruzzo a Pescasseroli. “Evento eccezionale”, lo ha definito il direttore Luciano Sammarone. Gli scatti sono firmati da Mario e Romano Visci, guardiaparco da due generazioni. Una vocazione. La stessa di Tommaso Folchetti, 60 anni, che ha lasciato il suo posto da insegnante di musica per arrivare qui. E dopo 27 anni ci mette la stessa passione. Alla fine della mattinata ha già percorso otto ore di cammino sui sentieri, una ricognizione per sistemare i segnali. Il Pnalm – parco nazionale Abruzzo Lazio e Molise, 54mila ettari di zona protetta, circondata da altri 60mila ettari di zona cuscinetto – si prepara agli escursionisti. Sarà l’anno delle vacanze in Italia (per chi può) e della riscoperta dei ritmi più lenti, è la scommessa. Un patrimonio unico al mondo, da godere.
Tommaso, lei per stare qui ha cambiato vita.
“Avevo questa passione per la montagna e la natura. Ho detto basta con la scuola e ho cominciato a fare domande per diventare guardiaparco”.
Avvistamenti eccezionali di orsi: che cosa sta succedendo dopo il lockdown?
“Sicuramente gli animali hanno preso più coraggio. Ma noi per tutto l’anno abbiamo la possibilità di avvistare e seguire specie uniche al mondo, che vivono solo qui, l’orso marsicano e il camoscio appenninico. Poi cervi, caprioli... In queste settimane sicuramente c’è stata qualche occasione in più. Ma la differenza si è vista soprattutto sulle strade, anche confinanti, lì è stata enorme. Meno animali investiti, meno rumore e disturbi”.
L'orso è la scoperta di questa primavera, gli avvistamenti si moltiplicano in tutta Italia, dal Trentino all'Abruzzo.
“Ne abbiamo una sessantina, possono arrivare a 70. Sono animali un po’ più piccoli rispetto a quelli dei Carpazi, della Finlandia e della Russia. È la popolazione più a sud dell’Europa occidentale. I cucciuoli rimangono in ibernazione ocn la mamma fino ad aprile-maggio, cominciano a muoversi adesso”.
Chi sono i nemici del parco?
Sospira: “Noi ci occupiamo di natura e conservazione. Possiamo considerare nemici quelli che provano a speculare. Quindi ci metto anche la scarsa consapevolezza, che malgrado tutto ancora resiste, di comprendere la necessità di salvaguardare ambienti naturali unici al mondo. Il nostro parco è un modello di conservazione in Italia e in Eruropa”.
Siete anche agenti di pg.
“Facciamo vigilanza e controlli, questo è il nostro compito principale. Collaboriamo molto anche con la ricerca scientifica. Soprattutto per le nostre due specie straordinarie. Mi è capitato di fare multe ma anche di avviare procedimenti penali. Tagli di bosco non autorizzati, problemi con la caccia... Ma negli ultimi anni il tema vero è il disturbo, la presenza umana che altera l’equilibrio delle specie più a rischio, come l’orso appunto. Penso alle macchine che corrono lungo le strade del parco, ora c’è un progetto per arginare questa criticità. In passato sono stati investiti orsi e lupi”.
Qual è stato l’incontro più entusiasmante?
“Ho visto mamme orse con i piccoli, branchi di lupi che predavani i cervi, camosci che riuscivano a sfuggire saltando sulle rocce più impervie, hanno come delle ventose sotto gli zoccoli, anche a pochi giorni di vita. Sono sensazioni incredibili, vedi proprio come si muove la natura. Emozionante".
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