Preferire il decaffeinato all’espresso è una scelta salutare?

by

Quante volte ci siamo sentiti dire dal nostro medico “ma perché non provi il deca”, dopo una visita che ci ha trovati particolarmente nervosi. Siamo il primo paese al mondo per consumo del vero caffè: l’espresso. Ma, negli ultimi anni, il caffè decaffeinato ha trovato larghi consensi, inserendosi anche nelle diete e nelle prescrizioni mediche. Sostanzialmente è un caffè privato della sua caffeina, l’alcaloide che stimola il sistema nervoso. Proprio perché in possesso della capacità di mutare lo stato d’animo, il caffè tradizionale è stato bandito dalla tavola dei soggetti cardiopatici, ansiosi ipertesi. In soccorso di costoro all’inizio del ‘900 è arrivata la prima tazzina di caffè deca.

Contenuti del caffè decaffeinato

Il caffè decaffeinato contiene alcuni micronutrienti importanti: vitamine, antiossidanti e sali minerali. Tra questi ultimi, presenti in maggiore quantità potassio, calcio, fosforo, sodio e ferro. Si valuta che una tazzina di deca, contenga appena 2 calorie.  Infatti, la parte preponderante è l’acqua, mentre le calorie arrivano nel momento in cui si aggiunge lo zucchero. Comunque, affermare che il decaffeinato non contenga caffeina è sbagliato. Ecco quindi sorgere spontanea la domanda: preferire il decaffeinato all’espresso è una scelta salutare?

La caffeina è presente

La caffeina è comunque presente anche nel decaffeinato, ma, nella percentuale risibile dello 0,1% contro l’1,5% della qualità arabica e il 4% della qualità robusta. In sostanza la classica tazzina di caffè da bar contiene solo 2 mg di caffeina nel decaffeinato, contro circa i 100 dell’espresso normale. Ecco perché, cardiopatici e gestanti preferiscono il decaffeinato, pur di non rinunciare al rito del caffè.

 Il decaffeinato fa male alla salute

Preferire il decaffeinato all’espresso è una scelta salutare? Quando, qualche anno fa esplose letteralmente la voglia di caffè decaffeinato, si rincorsero i suoi detrattori, che sostenevano facesse male alla salute. Si sono susseguiti anni di ricerche e sperimentazioni, ma senza ancora trovare un giudizio definitivo. A sostenere la tesi che il decaffeinato faccia male alla salute, la pur minima presenza allo 0,1% di caffeina. Questa basterebbe a innescare le controindicazioni per i pazienti che soffrono anche solo di ansia, tachicardia e stress nervoso.

I benefici sono comunque importanti

il caffè decaffeinato è comunque portatore di benefici importanti per il nostro fisico. Favorisce infatti il transito intestinale e l’espulsione delle tossine. E’ anche un ottimo antidolorifico per il mal di caffè, testa e protegge le cellule cerebrali dall’ invecchiamento. Gli ultimi studi lo danno anche come sistema di prevenzione del tumore al fegato e regolatore della lotta al diabete.

Approfondimento: Bere il caffè fa bene o male, e in che quantità