Iran, Romina decapitata a 13 anni nel sonno dal padre per un “delitto d’onore”

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TEHERAN – Ha decapitato la figlia di appena 13 anni nel sonno per un cosiddetto “delitto d’onore”.

L’orrenda tragedia si è consumata in Iran nella città di Talesh, provincia meridionale di Gilan.

Il padre è stato arrestato, secondo quanto riferito ieri dal governatore di Talesh, all’agenzia di stampa Irna, aggiungendo che “i dettagli del caso verranno resi pubblici durante il processo”.

Secondo la stampa locale la vittima, Romina Ashrafi, era scappata via di casa opponendosi al padre per sposare un uomo di cui “si era innamorata”.

I familiari dei due giovani avevano sporto denuncia e ostacolato la relazione: Romina era stata convocata dalla polizia locale e il giudice aveva deciso di rimandarla a casa malgrado la ragazza avesse spiegato alle autorità che il temperamento di suo padre era molto violento e che la sua vita sarebbe potuta essere in pericolo.

Purtroppo aveva ragione: la notte del 21 maggio, mentre dormiva suo padre ha preso una falce e le ha tagliato la testa.

Il giorno dopo è andato alla stazione di polizia ha confessato l’omicidio portando con sé l’arma del delitto. 

Il caso ha scatenato indignazione in tutto il Paese e sui social network si affollano gli appelli che chiedono una pena certa per il padre di Romina. (Fonte: Agi).