Arrivano le truffe
della Fase 2
Aziende raggirate
Arrivano le truffe della fase 2. In questi giorni in Veneto sono arrivate alla polizia postale diverse denunce di aziende che cercavano di approvvigionarsi nel più breve tempo possibile dispositivi di protezione per i dipendenti e sono state raggirate.
Proprio nella necessità di trovare in tempi brevi beni così preziosi come guanti e mascherine i truffatori riconoscono l’occasione di ottenere profitti illeciti. Alcune imprese infatti, in completa buona fede, ma in maniera poco avveduta, si sono affidate a canali di approvvigionamento improvvisati e non sicuri.
La truffa ha un copione classico. Dopo aver assunto informazioni e avere avuto i primi contatti i malcapitati vengono invitati a chiamare una società con sede nel Centro Italia, che sostiene di avere la disponibilità del prodotto cercato e richiede il pagamento con bonifico bancario su conti creati ad hoc per poter inviare la merce. Mentre delle mascherine non si ha traccia, accorta ed oculata è la gestione delle somme ottenute illecitamente : la durata della permanenza su questi "conti fisarmonica" delle somme è brevissima in quanto dopo poche ore il denaro si disperde. Gli investigatori del Compartimento della polizia postale e delle Comunicazioni Veneto hanno già bloccato parte delle somme pervenute sui conti di appoggio dei truffatori e stanno svolgendo i primi accertamenti.
La polizia postale consiglia a chiunque abbia la necessità di approvvigionarsi di dispositivi di protezione Individuale di affidarsi a canali sicuri, verificando prima di concludere qualsiasi trattativa se l’azienda sia effettivamente esistente ricercando in rete recensioni sulla ditta ed esperienze di precedenti clienti. Utile è anche il controllo se vi sia corrispondenza tra l’indirizzo dichiarato della sede con un immobile destinato a fini commerciali utilizzando strumenti comuni come ad esempio “Google Street View”.