SOS Milano
Ieri, 14 contagi segnalati a Milano. La proporzione con i tamponi fatti è Rt 2.8. Cioè, una persona infetta, ne contagia 3. Di più, i laboratori di analisi privati che, dopo la delibera regionale lombarda del 12 maggio hanno fatto i tamponi a pagamento (Auxologico e Sant’Agostino, a Milano) su 10.000 sierologici effettuati, hanno trovato una media del 15% di infettati positivi.
Ogni settimana, in Lombardia, si contagiano 2,4 persone ogni 10.000. In Veneto, 0,4. Milano è la capitale d’europa. Fino al 21 febbraio, quando scoppiò il primo focolaio covid-19, all’ospedale di Codogno, Milano era la città più brillante, desiderata, di tendenza…del mondo. Tutti volevano essere Milano.
A Hong Kong, le sala riunioni della società finanziaria più importante era decorata da una gigantografia di Milano. A Milano sta nascendo il Futuro, con Mind, la nuova città della vita felice, produttiva, ecofriendly e condivisa. Milano è ancora quella magnifica città che era fino a tre mesi fa.
Per questo, non possiamo mettere a rischio il suo primato, io credo. Non possiamo permettere che una campagna di informazione dei cittadini sconsiderata e\o mal interpretata (“il virus si affievolisce, muoiono solo i vecchi, riprendiamoci la nostra vita di prima”), riporti il contagio a come era quando è stato necessario il lockdown.
In strada, i business man non portano la mascherina, né la porta chi scarica i camion dei corrieri e delle lavanderie dei ristoranti, molte ragazze la portano al collo, molti fumano, o parlano al cellulare dopo essersela tolta. L’idea è che il virus è sparito. O comunque, io non sarò contagiato.
Un tizio sceso da una Ferrari in via Montenapoleone, a cui ho chiesto se poteva indossarla per rispetto di sé e degli altri, prima mi ha detto che ce l’aveva in macchina e poi mi ha insultato. Stava appoggiato alla sua macchina, sul marciapiede stretto, parlava al telefono. L’aeresol del virus arriva a sei metri, otto con uno starnuto.
Il Sindaco Sala è al momento l’unico amministratore che ha riconosciuto i suoi errori e ha cambiato il suo comportamento. Ci voleva coraggio, io credo, a chiudere la movida alle 19. Ma purtroppo l’intelligenza e la responsabilità collettive latitano.
Milano è l’orgoglio e il motore dell’Italia.
Save Ours Souls.
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